Oramai quando si affrontano Djokovic e Alcaraz lo spettacolo è assicurato: l’ultimo dato che li riguarda parla fin troppo chiaro
Quando vengono nominati e messi in una singola frase l’unica parola che viene in mente è una sola: spettacolo. Non potrebbe essere altrimenti. Lo ha dimostrato l’ultimo incontro che i due hanno disputato in quel di Cincinnati. I due sono sempre stati rivali sul campo, ma si sono sempre rispettati. E le immagini del dopo incontro lo dimostrano chiaramente. Non hanno deluso le aspettative. Un finale a dir poco rocambolesco. Non sono mancati rovesciamenti, colpi di scena e molto altro ancora. Alla fine, a spuntarla, è stato il 36enne serbo. Un incontro che è durato quasi quattro ore (per la precisione 3 ore e 49 minuti).
Nemmeno un attimo di noia (d’altronde quando si affrontano questi due quando ci si può scocciare?). Una partita fisica, psicologica, intensa e molto altro. Djokovic si è imposto col punteggio di 5-7 7-6(7) 7-6(4). Un match point salvato nel secondo set che gli è valso il terzo titolo americano. Ovvero il 39esimo Master 1000 in carriera. Non è finita qui visto che questo incontro ha stabilito un particolare record: si è trattata, infatti, della finale più lunga della storia del torneo statunitense, diventando anche la terza finale in tre set più lunga della storia dal 1990.
Djokovic-Alcaraz, che spettacolo: incontro a suon di record
Un record a cui nessuno ci aveva pensato. Fino a quando, nel secondo set, il giovane spagnolo (sopra di un set e un break e con un Djokovic con alcuni problemi fisici) stava per conquistare il suo quinto titolo 1000 in altrettanti tentativi. A fine match non sono mancati i complimenti del vincitore nei confronti del tennista del futuro: “Non mi sorprende più ormai. Il modo in cui ha vinto alcune grandi partite è impressionante. Devi solo abbassare il cappello di fronte a un ragazzo del genere.
Non possiamo dimenticare la sua età. Le stesse sensazioni le provavo in campo quando incontrato Rafa Nadal. Ogni punto è una battaglia. Il match point annullato sul 5-3 è stato fantastico. L’ho fatto correre verso tutti gli angoli ed è tornato sulla palla trovando un passante magnifico. Una sfida che entrambi dobbiamo accettare, perché è ciò che ci viene richiesto per vincere grandi titoli“.