Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che “non si può fare tutto” nella legge di Bilancio, annunciando quindi che anche quest’anno la Manovra economica sarà all’insegna della prudenza dei conti.
Il tema è dove attingere le risorse: “Una sintesi verrà affrontata al rientro dalle ferie, è un tema importante”, ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia. “Occorrà fare il possibile per mantenere il taglio al cuneo fiscale, a cui Forza Italia tiene molto, anche perché è una delle linee programmatiche portate avanti con il nostro compianto presidente Silvio Berlusconi”.
Da dove saranno prese le risorse per la Manovra economica?
“Occorrerà fare una valutazione nelle pieghe del bilancio, sia per far fronte alle innovazioni delle delega fiscale dal punto di vista della tassazione e degli scaglioni Irpef. L’impegno di governo e Parlamento sarà fare un’indagine concreta per reperire risorse per portare avanti questi obiettivi fondamentali per la crescita del nostro Paese”;
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha escluso un taglio alle accise dei carburanti per contenere i prezzi. Nella legge di Bilancio potrebbero essersi provvedimenti in emergenza per affrontare il caro-benzina?
“Anche questo è un aspetto da tenere in considerazione. Non possiamo negare che grazie agli interventi che sono stati fatti e che saranno fatti al taglio fiscale incideranno anche su una maggiore disponibilità economica dei cittadini. Tuttavia l’attenzione ai carburanti è all’ordine del giorno, perché incide sulle famiglie e sulle imprese che si basano sui trasporti;
Un altro tema in agenda è il salario minimo. La proposta di legge delle opposizioni è terreno di scontro con la maggioranza. La riunione prima della pausa estiva, terminata con un nulla di fatto. I partiti di minoranza hanno accusato il governo di non avere una contropoposta e ora stanno raccogliendo le firme a sostegno della loro pdl.
“In realtà noi siamo arrivati alla riunione sul salario minimo con una controproposta presentata da Forza Italia: una pdl che prevede l’estensione della contrattazione collettiva a quelle sacche di lavoro non ancora ricomprese, applicando gli accordi di settori analoghi, quindi riferibili. Abbiamo anche previsto interventi sulla tassazione del lavoro straordinario e la tredicesima. La nostra proposta viaggia su due binari: la contrattazione collettiva e la possibilità della riduzione dell’imposizione fiscale”;
Le opposizioni vi hanno accusato anche di aver passato la “patata bollente” al Cnel.
“Prima di approvare una legge sul salario minimo vanno fatti tutti i dovuti approfondimenti come stiamo facendo, perché potrebbero esserci anche conseguenze negative. Noi crediamo che l’estensione della contrattazione collettiva sia la soluzione al problema del lavoro povero. Con un minimo salariale stabilito per legge si rischia di fare una valutazione sommaria che potrebbe avere conseguenze negative nei confronti di chi ha uno stipendio adeguato, perché si potrebbe arrivare alla stagnazione delle retribuzioni per chi ha salari adeguati. Ricordiamoci poi, che l’Europa ha cercato di disciplinare situazioni dove la contrattazione collettiva non è capillare, e non è il caso dell’Italia dove arriva quasi a un 90% di copertura. Sappiamo che ci sono retribuzioni inferiori ai 9 euro, ma su questo si può lavorare con sindacati e Cnel”;
Un dialogo tra maggioranza e opposizioni è possibile o no?
“Io me lo auguro, ma il rischio è che diventi uno scontro ideologico. Ci deve essere un dialogo che guardi al benessere della collettività. Purtroppo in questo momento le sinistre portano avanti meccanismi per il consenso elettorale, anche dando informazioni sbagliate”.