Un aereo con a bordo 10 persone si è andato a schiantare tra Mosca e San Pietroburgo. Sul velivolo c’era Prigozhin e la conferma della morta è arrivata dalla Wagner.
Evgenij Prigozhin è morto. Dopo le indiscrezioni arrivate subito dopo l’incidente avvenuto tra Mosca e San Pietroburgo, poco fa la Wagner ha confermato che a bordo del velivolo, abbattuto dal fuoco russo, c’era anche il loro leader.
“Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota – si legge in un post pubblicato sul canale Telegram del gruppo vicino ai mercenari, citato da La Repubblica – è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’Inferno sarà il migliore”.
La presenza di Prigozhin sull’aereo non è stata confermata fino all’ultimo. I media russi da subito avevano annunciato la morte del leader della Wagner, ma da parte del gruppo dei mercenari nessuna notizia sul destino del militare. Anzi avevano ipotizzato la sua presenza su un secondo jet atterrato a Mosca poco dopo la tragedia.
In serata, poi, il comunicato sul canale Telegram vicino alla Wagner. La conferma della morte di Prigozhin è arrivata subito dopo l’identificazione del leader del gruppo dei mercenari. Stando alle prime informazioni, il militare era appena tornato dall’Africa e l’ipotesi più probabile è quello di un attacco volontario per eliminare uno dei rivali di Puti.
Una tragedia che alimenta la tensione tra Mosca e la Wagner. Per il momento i mercenari non hanno parlato di eventuali reazioni per vendicare la morte del proprio leader. Ma sicuramente nelle prossime ore non si può escludere una reazione dei propri militari nei confronti di Mosca.
La morte di Prigozhin, inoltre, potrebbe rappresentare anche un punto di non ritorno per il governo di Putin. Possibile la rottura definitiva del suo cerchio magico e le prossime ore in questo senso saranno fondamentali per capire meglio cosa succederà in Russia.