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Cronaca

Stupro di gruppo e la ricerca dei video on line. L’esperto: “Distorsione della curiosità umana”

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Giovanna Sorrentino

Lo psicoterapeuta Giuseppe Lavenia in esclusiva: “Questi gruppi riflettono una manifestazione estrema e distorta della curiosità umana, spesso alimentata dalla depersonalizzazione resa possibile dal mondo digitale”.

In esclusiva a Notizie.com, Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche (Di.Te), spiega cosa potrebbe spinge i giovani a cercare contenuti violenti online, dopo il caso dello stupro di gruppo a Palermo ai danni di una ragazza di 19enne.

Abbiamo chiesto all’esperto anche un parere sulla scarcerazione del 18enne indagato dalla Procura per i Minorenni perché quando ha commesso il reato insieme con gli amici  non aveva ancora raggiunto la maggiore età.

È comprensibile che decisioni del genere possano sconvolgere l’opinione pubblica, specialmente in relazione a crimini particolarmente gravi o orribili. La tensione tra la necessità di proteggere la società e quella di riabilitare un giovane può creare dilemmi etici e morali complicati. Queste decisioni non sono mai semplici e possono dipendere appunto da molte variabili”. 

Caccia al video dello stupro di gruppo, cosa spinge le persone a cercare certi contenuti online (Ansa Foto) notizie.com

In due gruppi di Telegram, uno pubblico e uno privato, di 12mila e 14mila iscritti, si cercava il video dello stupro di gruppo a Palermo, che ha visto vittima la diciannovenne. In cambio si offrivano foto e video di bimbi in biancheria, ma anche di madri e sorelle o donne che prendono il sole. Qualcuno è anche riuscito ad identificare la giovane vittima.
Questi gruppi riflettono una manifestazione estrema e distorta della curiosità umana, spesso alimentata dalla depersonalizzazione resa possibile dal mondo digitale. In internet, le persone possono sentirsi disconnesse dalle conseguenze reali delle loro azioni, o possono credere di agire in anonimato, il che può portare a comportamenti che non avrebbero mai manifestato nella vita reale“;

Ma cosa spinge i giovani a cercare video del genere?
C’è anche una componente di “effetto spettatore”, dove gli individui possono sentirsi meno responsabili delle loro azioni quando agiscono come parte di un gruppo piuttosto che individualmente“;

Come si arriva a tanta violenza?
Questi gruppi possono anche attrarre individui con inclinazioni sadiche o voyeuristiche, che cercano gratificazione attraverso la sofferenza altrui o la violazione della privacy“;

Caccia al video dello stupro di gruppo, cosa spinge le persone a cercare certi contenuti online (Pexels.com) – notizie.com

Ma è un reato.
È fondamentale per la società riconoscere queste minacce e intervenire. Questo può includere la cooperazione tra piattaforme di social media, forze dell’ordine e organizzazioni di sostegno alle vittime per identificare e fermare tali attività. È altrettanto cruciale educare le persone sulle conseguenze delle loro azioni online e promuovere una cultura di rispetto e empatia, anche nel mondo digitale. Se qualcuno si imbatte in tali contenuti, è importante segnalarli alle autorità competenti e non partecipare o diffondere ulteriormente tali materiali”;

Il gip del tribunale dei minori ha scarcerato il ragazzo che era minorenne al momento dello stupro e ora ha 18 anni. Questo ha sconvolto l’opinione pubblica.
Dal punto di vista psicoterapeutico, la decisione di un giudice di scarcerare qualcuno, anche se ha confessato un crimine grave, potrebbe essere basata su diverse considerazioni. Non ho accesso alle specifiche del caso quindi non posso esprimermi nel dettaglio. Detto ciò, è comprensibile che decisioni del genere possano sconvolgere l’opinione pubblica, specialmente in relazione a crimini particolarmente gravi o orribili. La tensione tra la necessità di proteggere la società e quella di riabilitare un giovane può creare dilemmi etici e morali complicati. Queste decisioni non sono mai semplici e possono dipendere appunto da molte variabili”. 

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Giovanna Sorrentino