Il titolare del ristorante ha invitato a non sporcare, un gruppo di bulli invece ha ben pensato di dare fuoco al ristorante
L’ennesima dimostrazione che manca l’educazione. L’ABC di sapersi comportare in questo mondo dove ognuno crede di fare quello che vuole senza rispettare il prossimo. Un’altra vicenda che lascia senza parole ed, allo stesso tempo, sconfitti per il genere umano. Ci troviamo in Emilia Romagna, precisamente al ristorante “La Palazzina” dove è andato in scena un episodio orribile. Un gruppo di bulli (non ragazzini perché chi compie questi gesti solamente così possono essere chiamati) ha dato fuoco al ristorante.
Più precisamente ai tavolini e alle sedie. Nonostante il titolare dello stesso aveva gentilmente chiesto a loro di non creare problemi e di non sporcare. Con tanto di cartello indirizzato a coloro che frequentano la zona. Almeno per quel giorno. Bastava leggere. Ed invece neanche per l’anticamera del cervello. Il locale, situato in viale dello Sport, poteva essere completamente distrutto. La vicenda è stata raccontata proprio dal proprietario del locale, Marco Ferri.
In questa vicenda stanno indagando i carabinieri che sono alla caccia di questi teppisti che potevano recare un danno non da poco al titolare. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Resto del Carlino‘ il proprietario tutte le sere, per due settimane di chiusura del ristorante, andava a pulire visto che una compagnia di ragazzini buttava per terra qualsiasi cosa. Nel corso dell’intervista il proprietario non ha voluto dire cosa ha raccolto visto che ha dovuto utilizzare addirittura i guanti.
Queste sono alcune delle sue parole: “Tutti i giorni mi toccava pulire per un’ora. Il giorno prima di aprire ho messo un cartello con scritto se gentilmente potevano bivaccare altrove perché volevo tenere pulito per mezzogiorno”. Risultato? “Mi chiamano i vigili del fuoco a mezzanotte avvertendomi che dei ragazzini hanno dato fuoco a tavoli e sedie. Devo ringraziare due tennisti che hanno spento le fiamme più grosse scongiurando il disastro“.