Manovra, il piano del governo per quanto riguarda il lavoro e l’aiuto alle famiglie: il punto della situazione
A fare chiarezza ci ha pensato direttamente Giancarlo Giorgetti. Il ministro dell’Economia ci ha tenuto a precisare che “non si può fare tutto“. A cosa si riferiva? Ovviamente alla prossima legge di bilancio che sta dividendo le forze politiche. Tanto da far capire che le risorse economiche sono limitate. I vincoli dell’Unione Europea sono stringenti e molto altro ancora. Nella lista del governo, come primo obiettivo da raggiungere, c’è la conferma del taglio del cuneo fiscale. L’obiettivo, infatti, è quello di garantire ai lavoratori dipendenti almeno 100 euro in più sulla busta paga per cercare di dare un segnale alla lotta contro l’inflazione.
In merito a ciò sono arrivate anche le parole da parte del ministro delle Infrastrutture e delle Imprese, Matteo Salvini: “Al centro c’è il lavoro, che vuol dire stipendi, confermare il taglio delle tasse, aumentare stipendi e pensioni, è un dovere sociale. Abbiamo a disposizione 4 anni, non bisogna fare tutto e subito. Ci siamo proposti la flat tax da estendere, l’azzeramento della legge Fornero, la pace fiscale. Penso che l’aumento di stipendi e pensioni con la conferma del taglio del cuneo fiscale sia la priorità“. Allo stesso tempo il vicepremier sposa la linea del Mef: “La prudenza di Giorgetti è un bene per il Paese“. Per gli analisti serviranno dai 25-30 miliardi di euro.
Intervenendo, in collegamento, al Meeting di Rimini anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo che ha precisato: “Vogliamo accelerare per consentire al governo di avere un quadro di riferimento completo dell’intera manovra, a partire dalle imposte sui redditi a cui si dovranno accompagnare le risorse da mettere a terra per fare in modo che i provvedimenti entrino in vigore. Alcuni provvedimenti non necessitano di coperture come a contenziosi e accertamenti, pertanto potranno entrare in vigore già nel 2024. Per gli altri, penso ad Iva, Irpef, Ires, saranno necessarie delle coperture, con la Nadef dovremo verificarle“.
Stesso pensiero anche per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: “La sfida più importante è quella della natalità. È più importante dell’approvvigionamento energetico, delle riforme istituzionali e della regolamentazione delle migrazioni”. Allo stesso tempo, però, le opposizioni puntano il dito. Come Chiara Gribaudo, vicepresidente Pd: “Quattro miliardi di tagli alla sanità. Ecco la nuova scure del Governo. Invece di cercare i soldi per i furbetti e gli evasori, trovino le risorse per garantire il diritto alla salute“.