In merito alla vicenda che sta vedendo come protagonista Roberto Vannacci, anche l’esponente di ‘Fratelli d’Italia’ Marcello Pera ha voluto esprimere il suo pensiero
Marcello Pera si unisce al pensiero di Roberto Vannacci. Ma con riserva. Il massimo esponente della destra italiana, nonché ex presidente del Senato, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. Fa sapere che il generale (a questo punto ex) ha scritto cose che pensano in tanti. Ma che, allo stesso tempo, forse avrebbe fatto molto meglio a non scriverle. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Ha detto cose che in Italia, ma anche all’estero pensano in molti. Come ufficiale dell’esercito, però, non poteva dire visto che chi indossa una divisa ha il dovere di rappresentare l’istituzione“.
In merito alla posizione del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha preso le distanze e lo ha destituito da ogni incarico ha aggiunto: “Ha fatto bene. Ha agito da ministro, non come un esponente di Fratelli di Italia. Il suo compito era quello di tutelare la difesa e le Forze armate da ogni colore politico e lo ha fatto. Ricordiamo che l’ufficiale non rappresenta solo se stesso, ma parte dello Stato“.
Caso Vannacci, Pera: “Governo seriamente impegnato ora”
Sempre riferendosi al caso Vannacci ha dichiarato: “Il generale ha usato slogan facili che raccolgono consensi nelle strade e nelle piazze. Siccome i voti non olezzano è possibile che si candidi. Non gli auguro di entrare in Parlamento, il primo ad essere deluso sarebbe proprio lui. Per il semplice fatto che quando scoprirà che tutte le cose che dice rimarranno lì. Quindi ci pensi bene. Senza dimenticare il dovere di rispondere al capogruppo. Oggi è l’eroe del giorno, domani sarà un numero per la chiama“.
In merito alla domanda se Vannacci avesse ragione o meno la risposta non si è fatta attendere: “Sì che ha ragione, ma allo stesso tempo c’è modo e modo. Quando si dà libero sfogo alle opinioni, indipendentemente da quelle che si hanno, credo che l’autocensura sia necessaria: un po’ di ipocrisia rende omaggio alla verità“. In conclusione si è soffermato sul lavoro del governo: “Credo che sia meglio parlare di lui che di immigrazione, pensioni, tasse ed altro. I conti non tornano. Il governo è seriamente impegnato. La Meloni ha capito cosa si può fare e cosa no. Le elezioni europee sono il prossimo obiettivo“.