Sono trascorsi ormai sette anni dal terremoto che ha colpito Amatrice e Castelli, commissario per le zone terremotate, rilancia: “Il centro storico rinascerà”.
Era il 24 agosto 2016 quando la violenta scossa di terremoto metteva in ginocchio diverse città tra cui Amatrice, Accumoli e Arquata. Sono passati ormai sette anni da quella tragica notte e ancora oggi la ricostruzione deve entrare nel vivo. Ma le cose sembrano essere cambiate rispetto a qualche tempo fa e a breve tutta la macchina dovrebbe mettersi in moto.
“A ottobre aprirà il mega cantiere del centro storico di Amatrice – ha assicurato Guido Castelli, commissario per le zone terremotate, ai microfoni de Il Messaggero – la ripartenza sarà anche per Accumoli“.
Castelli in questa intervista si è soffermato anche sulla strategia che metterà in campo: “Semplificazione e pragmatismo. Ho cercato sin da subito di capire cosa fosse necessario per accelerare i tempi. Ho chiesto a Roma di darmi garanzie su questioni che ancora non erano risolte come la necessità di stabilizzare il personale impegnato sul sisma oppure la necessità di effettuare alcuni adattamenti. L’approccio iniziale era stato basato da formalismo e cautela. Questo, però, ha portato a ritardi“.
“Io da commissario, invece, ho fatto 56 ordinanze e 60 decreti – ha aggiunto ancora il commissario – la strada intrapresa è quella giusta. In questa prima parte del 2023 abbiamo liquidato alle imprese che lavorano nei cantieri il 22% in più rispetto allo scorso anno. Solo a luglio sono stati spesi 131 milioni di euro. Insomma, il meccanismo inizia ad essere fluido“.
Il centro di questa ricostruzione è sicuramente Amatrice. “Lì ci sarà il mega cantiere – ha assicurato Castelli – il via libera è previsto per ottobre. Il prossimo passaggio sarà la realizzazione di alcuni sottoservizi dove passano tubi, gas e quant’altro. Stiamo parlando della spianata cittadina dove è presente la torre civica, che a ottobre sarà definita. Ad Accumoli, invece, stiamo progettando cinque opere pubbliche del centro mentre le demolizioni ormai sono iniziate. Tempistiche? E’ ovvio che serviranno diversi anni, ma speso meno di dieci“.