“Abbiamo dimostrato come il lavoro sia la pietra angolare nell’orizzonte permanente del governo Meloni, della maggioranza e della nostra agenda politica e parlamentare”.
In esclusiva a Notizie.com, Marta Schifone, capogruppo in commissione Lavoro alla Camera e responsabile nazionale di Fratelli d’Italia per le professioni, sulla legge di Bilancio che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno. “Con l’abbattimento del cuneo contributivo, fino al superamento del reddito di cittadinanza, è stato messo al centro il tessuto produttivo italiano e suoi lavoratori. Continueremo su questa linea, secondo la rotta tracciata dal presidente Meloni: concentrare tutti i fondi sui bassi salari. Quindi rendere strutturare il taglio del cuneo, detassazione dei premi di produttività, bonus energia. Oltre che, come sempre, la nostra costante attenzione alla famiglia e dunque al tema della natalità”.
Dopo la pausa estiva, si dovranno cercare le risorse per fare la Manovra finanziaria: “Il governo è già proiettato per realizzare la legge di Bilancio che sarà presentata ad ottobre. Delineati gli obiettivi, che come detto prima sono chiarissimi all’esecutivo, da settembre credo si entrerà nel concreto. Credo che ora tuttavia sia prematuro e soprattutto poco serio fare previsioni”.
Saranno previsti aiuti contro il caro-benzina?
“Vedremo. Il Governo ha già detto che non ci sono ancora le condizioni per un taglio delle accise con motivazioni precise. Il Ministro Urso ha spiegato che servirebbero circa 12 miliardi, gravando dunque sugli italiani e quindi sulle casse pubbliche con circa 1 miliardo al mese. Quindi bisognerebbe attingere da fondi provenienti da nuove tasse. Noi abbiamo deciso di indirizzare tutto invece sul tessuto produttivo italiano e sui suoi lavoratori, a cominciare dal taglio del cuneo contributivo“.
Quando termineranno le vacanze estive, maggioranza e opposizione dovranno confrontarsi anche sul salario minimo. I partiti di minoranza in queste settimane hanno raccolto le firme per la loro proposta di legge e il governo ha delegato il Cnel per un’analisi. Sembra difficile un dialogo: se lo aspetta?
“La nostra più totale disponibilità al confronto ed alla condivisione è dimostrata dai fatti: dai mesi trascorsi in commissione a celebrare audizioni, ad esaminare proposte, al dibattito in aula, al dialogo mai negato da parte del Ministro Calderone fino all’apice toccato dal nostro Presidente del consiglio con la convocazione delle opposizioni per approfondire e accogliere contributi al dibattito. Sostanziando di fatto la più alta forma di rispetto e attenzione per la democrazia parlamentare. Non si può dire lo stesso di una opposizione dalla cifra propagandistica e sensazionalista e che, invece, continua in maniera pregiudiziale ad attaccare il governo, usando slogan che per quanto possano essere accattivanti non sono realizzabili”.