Morte Davide Rebellin, arriva l’importante svolta in merito alle indagini: gli ultimi aggiornamenti
Era il 30 novembre dello scorso anno quando il mondo del ciclismo e dello sport ricevette la notizia che lasciò tutti senza parole. Ovvero la morte di Davide Rebellin. Il ciclista, nativo di San Bonifacio (Veneto) stava passeggiando con la sua biciletta per il suo solito giro che faceva tutti i giorni a Montebello Vicentino. Purtroppo quello è stato il suo ultimo visto che ha incontrato la morte. Una morte terribile visto che venne investito dal conducente di un’autoarticolato. Un impatto terribile. Per il 51enne non c’è stato nulla da fare.
A guidare il pesante mezzo il camionista tedesco, Wolfgang Rieke. Alle spalle una serie di precedenti a dir poco inquietanti. Basti pensare che, dopo aver travolto ed ucciso il ciclista, si era fermato per qualche minuto nel parcheggio più vicino. Per dare una occhiata alla carrozzeria del suo mezzo (guardando dalla parte di sotto) e, soprattutto, ritornare indietro per vedere da vicino il campione veneto a terra.
Ad incastrarlo alcune immagini delle telecamere della zona e soprattutto alcuni testimoni che hanno assisto alla scena. Come se nulla fosse successo il camionista era ritornato nel suo autoarticolato e andò via. Lasciando tutti senza parole e sotto shock, mentre il povero Rebellin giaceva a terra senza vita. Dopo una settimana dall’incidente venne identificato e fermato dalle forze dell’ordine. Nelle ultime ore, però, sono giunti importanti aggiornamenti su questa vicenda.
Morte Davide Rebellin, estradato in Italia il camionista tedesco che lo uccise
Nelle ultime ore è stato estradato il camionista che investì ed uccise l’ex campione di ciclismo. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che i carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza abbiano preso in consegna al valico del Brennero il tedesco. Contro quest’ultimo è stato emesso un ordine di custodia cautelare in carcere. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Contro Rieke era in atto, presso, l’autorità giudiziaria tedesca, il procedimento relativo all’esecuzione del mandato di arresto di europeo. Come richiesto espressamente da parte della Procura vicentina dal gip del Tribunale. L’autista si è presentato, spontaneamente, alle autorità ai fini dell’esecuzione della misura cautelare. Successivamente, dopo le operazioni di rito presso gli uffici dei carabinieri, si apriranno le porte del carcere di Vicenza.