‘Cibo dei pover’, la frase rilasciata dal ministro Lollobrigida ha scatenato non poche polemiche: a dargli ragione il noto cuoco Gianfranco Vissani
Una dichiarazione, rilasciata durante il Meeting che si sta svolgendo a Rimini, da parte di Francesco Lollobrigida che ha fatto infuriare buona parte dell’opposizione. In particolar modo la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. L’italo-svizzera ha criticato le affermazioni da parte del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, ritenendo che moltissime famiglie italiane non riescono nemmeno a fare la spesa alla fine del mese. La frase in questione, rilasciata dal cognato della Meloni, è sul “Cibo dei poveri“.
Allo stesso tempo, però, chi gli ha dato ragione è un noto cuoco famoso. Da come avete ben potuto intuire dalla foto stiamo parlando di Gianfranco Vissani. Per quest’ultimo non ci sono dubbi: le parole del ministro sono corrette. Ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato all’agenzia di stampa ‘Ansa‘. Queste sono alcune delle sue affermazioni a riguardo: “Ha ragione il ministro Lollobrigida, i poveri mangiano meglio dei ricchi perché sanno riconoscere le cose buone e genuine“.
Lo chef ha continuato dicendo: “Un piatto povero può diventare un grandissimo piatto se cucinato bene e la gente che tradizionalmente non frequenta Capri, Porto Cervo o Saint Tropez sa come si può mangiare bene spendendo relativamente poco. I ricchi vanno nei grandi ristoranti stellati spesso senza sapere nemmeno cosa mangiano, ci vanno perché fa tendenza. La famiglia media italiana, quella legata alle proprie radici e che deve fare i conti per arrivare a fine mese, è tradizionalmente educata al riconoscimento delle materie prime“.
In conclusione ha aggiunto: “Tutto permette solamente di acquistare prodotti di ottima qualità. Allo stesso tempo si può mangiare bene e in maniera sana. I miei menu sono stati sempre incentrati sui prodotti del territorio. Ho sempre attinto ai prodotti più poveri della nostra cucina italiana. Credo che dovremmo sempre più tornare alla riscoperta di vecchi sapori, quelli che costano poco e hanno un grande gusto. Gli stessi che vengono preparati dalle famiglie italiane che non si possono permettere di spendere cifre come quelli che si cacciano nei ristoranti“.