Il presidente della Fondazione per la ‘Sussidiarietà’, Giorgio Vittadini, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove si è soffermato sull’attuale governo
Poco prima dell’inizio del Meeting che si sta verificando in quel di Rimini (si concluderà nella giornata di domenica con l’arrivo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella) Giorgio Vittadini aveva annunciato che dinanzi ad un Paese “messo male” prevalesse uno spirito di concordia. Nella città romagnola, però, ha annunciato che su alcuni temi ha visto una buona convergenza. Anche se, ci ha tenuto a ribadire, che i problemi dell’Italia sono tanti ed allo stesso tempo enormi.
Questo è uno dei tanti pensieri che il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà ha dichiarato. Tanto è vero che ha ribadito che nessuno è in grado di poterli risolvere da solo. Neanche uno come Alcide De Gasperi (ex presidente del Consiglio). Ovviamente gli è stata posta anche la domanda su cosa servirebbe per cercare di risolvere il problema. La risposta non si è fatta attendere: “Bisogna distinguere i piani. Da un lato c’è il governo e la Seconda Repubblica. Dall’altro, c’è un Parlamento che deve riscoprire la capacità di convergere sulle soluzioni che aiutano il Paese a svilupparsi“.
Vittadini sicuro: “Governo? Vero banco di prova sarà legge di bilancio”
Nel corso dell’intervista ha ribadito che i temi di possibile intesa possono essere molti. Quali? “In primis quello dell’occupazione. C’è la necessità di superare il modello neoliberista sposato un po’ da tutti negli ultimi trent’anni. Non funziona più. Bisogna rivalutare il ruolo dello Stato non per alterare le regole del libero mercato ma per tutelare le persone dalle sue storture”. Senza dimenticare, inoltre, quello che riguarda la sanità e l’assistenza.
Proprio su questi ultimi temi ha voluto fare una precisazione: “Anche in questo caso bisogna cambiare paradigma. Serve più sanità pubblica e soldi spesi meglio”. Per il semplice fatto che, per lo stesso Vittadini “Società e Stato devono collaborare di più. Serve una vera alleanza in cui ciascuno metta in campo energie e competenze”. In conclusione si è soffermato sull’operato, fino a questo momento, da parte del governo: “E’ ancora presto per dare un giudizio, ci sono luci e ombre. Credo che il vero banco di prova sarà la prossima legge di bilancio”.