Il ministro Calderone in un’intervista a ‘Il Messaggero’: “Non abbiamo inventato nulla, semplicemente collegato coloro che possono creare incrocio tra domanda ed offerta”.
L’Italia si prepara a dire addio al reddito di cittadinanza. “Siamo al lavoro con le Regioni, l’Inps e le Agenzia per il lavoro per definire la piattaforma tecnologica che dovrà gestire il Supporto per la Formazione e il Lavoro dal 1° settembre e l’Assegno di inclusione da gennaio 2024 – ha spiegato il ministro Calderone ai microfoni de Il Messaggero – l’obiettivo da parte di questo governo è sempre quello di accompagnare i cittadini al lavoro. Siamo impegnati per far funzionare l’incrocio tra domanda e offerte di lavoro“.
“Noi non abbiamo inventato nulla – ha aggiunto la titolare del Lavoro – ma semplicemente messo in collegamento coloro che possono creare incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Sono fiduciosa”.
Il ministro Calderone si è soffermato anche sul fatto che le donne sono troppo distanti dal sistema lavoro: “E’ un problema percepito anche a livello europeo. Credo che bisogna intervenire anche sui motivi per cui queste difficoltà continuano e quindi sulla bassa redditività, sulla cultura che incide sulle scelte professionali delle donne, ma anche creare alcuni sistemi territoriali e aziendali che possano portare ad un equilibrio in cui l’esperienza lavorativa sia in equilibrio con i ritmi della vita“.
Un gap che potrebbe essere ridotto anche con i fondi Ue: “Bruxelles ha messo a disposizione circa 5 miliardi di euro. Si tratta di soldi che vanno aggiunti a quelle del Pnrr“.
Il ministro Calderone ha parlato anche del calo demografico e degli effetti sul mondo del lavoro: “Questo significa che non ci saranno in futuro persone in grado di sostituire quelli di oggi e, quindi, tanto basta per capire la gravità dei problemi. Serve una invenzione di tendenza e bisogna investire sulle competenze e sul loro aggiornamento e valorizzazione“.