Morte Evgenij Prigozhin, il presidente della Bielorussia Aleksand Lukashenko difende il suo omologo russo Vladimir Putin: “Non sono sicuro sia stato lui”
E’ l’argomento del giorno e dei prossimi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. Ovviamente ci riferiamo alla morte di Evgenij Prigozhin. Il jet russo in cui si trovava il capo militare della Wagner (gruppo formato da soli mercenari russi) è precipitato nella regione di Tver.
All’interno dello stesso c’erano anche il suo vice e braccio destro, Dmitry Utkin ed altre otto persone (tra pilota, hostess e soldati). Inevitabilmente tutti (Occidente, Stati Uniti D’America e Regno Unito) hanno puntato il dito contro Vladimir Putin. Per molti, infatti, è lui l’artefice di questo diabolico piano.
Tanto è vero che sono in corso delle indagini da parte dell’intelligence americana che vuole vederci chiaro in questa vicenda. Non è assolutamente da escludere che, all’interno del velivolo, possa essere stata piazzata una bomba. Così come non escludono che il jet sia stato colpito da un missile. Indagini che, fa sapere lo stesso numero uno russo, sono iniziate anche nel suo Paese.
Ma che, per avere risultati in merito, bisogna aspettare molto tempo. Nel frattempo, però, tra la maggior parte dei Paesi che lo attaccano arriva la difesa di un suo alleato. Si tratta di Aleksandr Lukashenko. Il numero uno della Bielorussia non ha mostrato alcun dubbio ed ha rivelato il suo pensiero.
Morte Prigozhin, Lukashenko difende Putin: “Non è stato lui…”
In una intervista rilasciata all’agenzia di stampa statale bielorussa “Belta” ha parlato il presidente Lukashenko. Quest’ultimo, come riportato in precedenza, esclude categoricamente che dietro la morte di Prigozhin ci sia il suo alleato Putin. Queste sono alcune delle sue parole: “Non possono credere sia stato lui. Lo conosco bene. E’ un uomo riflessivo, molto calmo. Non riesco proprio ad immaginare che sia stato lui a fare tutto questo“.
Nel corso dell’intervista ha fatto sapere di non essersi mai impegnato a garantire la sicurezza del capo della Wagner. Per il semplice motivo che quest’ultimo non gliel’ha mai chiesto. A riportare il tutto, oltre ‘Belta‘, anche l’agenzia di stampa russa ‘Ria Novosti‘. Non è finita qui visto che ha affermato, in più di una occasione, di averlo messo in guardia. Stesso discorso vale anche per il suo vice Utkin in un colloquio che sarebbe avvenuto fra i tre.