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Cronaca

Abusa di una studentessa minorenne, arrestato insegnante sostegno

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Cristiano

Abusa di una studentessa minorenne, scattano le manette per un insegnante di sostegno 

Una vicenda che ha sconvolto una intera comunità. Ci troviamo a Tivoli (provincia di Roma) dove un insegnante di sostegno è stato arrestato dai carabinieri e posto agli arresti domiciliari. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di: abusi sessuali. Gli stessi che sarebbero stati compiuti nei confronti di una studentessa minorenne. Quest’ultima, infatti, ha 15 anni. Il colpevole è di Gallicano (sempre nel Lazio). A lui il compito di prendersi cura della ragazza visto che, appunto, svolgeva il ruolo di educatore.

Minorenne abusata sessualmente (Ansa Foto) Notizie.com

Insegnava in un istituto scolastico che si trova stesso a Tivoli. Proprio dove la minorenne ha frequentato sia le elementari che le scuole medie. Il gip ha optato per gli arresti domiciliari per un motivo: ovvero che non è possibile escludere che l’uomo abbia avvicinato anche altri minori o che, allo stesso tempo, avesse intenzione di farlo. Episodi che, come riportato in precedenza, si sarebbero verificati appunto all’interno dell’istituto.

Tivoli, abusi su studentessa 15enne: arrestato insegnante di sostegno

Questa è la nota emanata direttamente dal Gip: “L’uomo aveva iniziato a carpire la fiducia della giovane addirittura iniziando a rivolgerle complimenti sul suo aspetto fisico sin da quando lei frequentava le scuole elementari e perseverando in tali comportamenti anche durante gli anni della scuola media, al punto da indurre la minore a sentirsene lusingata. Una relazione di cui l’educatore si è avvalso progressivamente aumentando l’intrusività di quei complimenti, fino ad estenderli alla sfera sessuale“.

Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Non è finita qui visto che questi atti avvenivano anche grazie a delle videochiamate che l’insegnante effettuava. Il giudice, negli ultimi giorni, ha ascoltato la voce della minorenne che ha rivelato tutti i dettagli in questione. Nel corso degli stessi non sono affatto emersi “intenti di calunnia né di amplificazione delle condotte attribuito all’indagato“. Ad accorgersi che qualcosa non stesse andando per il verso giusto sono stati anche i genitori della vittima. Gli stessi che hanno compreso alcune anomalie nel comportamento della ragazza. Dopo averle parlato non ci hanno pensato un secondo in più e si sono presentati in caserma per presentare denuncia.

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