L’ex presidente del Consiglio, Mario Monti, ha rilasciato una intervista al noto quotidiano “La Stampa”. Tanto da affrontare diverse tematiche importanti
Sono tanti i temi che ha affrontato Mario Monti. L’ex premier ne ha parlato in una intervista alla ‘Stampa‘. Uno tra questi è quello relativo al patto di stabilità nell’Unione Europea. Tanto è vero che ci ha tenuto nuovamente a ribadire che lo attende una “trattativa molto dura“. Il tutto, ovviamente, per poter modificare questo patto. Ha confermato che sarà una partita “molto complicata“. Ed allo stesso tempo ha precisato che non bisogna pensare come la Germania.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni a riguardo: “Non dobbiamo assolutamente pensare che la Germania, che sta attraversando un periodo economico per nulla facile, sia disposta a mollare la presa e che possa andare verso una grande condiscendenza finanziaria“. Ed è per questo motivo che, l’obiettivo dell’ex premier, è quello di trovare un Patto di stabilità che possa essere quanto più ragionevole possibile.
Patto di stabilità e non solo, Monti e quell’invito alla Meloni
Sempre nel corso dell’intervista ha precisato che bisogna continuare a lavorare per fare in modo che ci sia “sufficiente spazio” per quanto riguarda gli investimenti. Azioni che, per lo stesso Monti, sono a dir poco fondamentali. Ovviamente non si è assolutamente fatto attendere il pensiero nei confronti dell’attuale governo targato Giorgia Meloni. Anzi, a dire il vero, si è trattato di un invito a fare molta attenzione. “Li invito a stare molto attenti per quanto riguarda i conti di casa nostra“.
In conclusione ha voluto precisare che, in questo momento che sta attraversando il Paese, bisogna assolutamente evitare di soffermarsi e lavorare sulle controriforme. Tanto è vero che ci ha tenuto a precisare anche il motivo: “Nella situazione attuale che stiamo vivendo non c’è affatto un clima di larghezza monetaria“. Anche perché si potrebbe andare incontro ad un vero e proprio rischio. Quale? Quello di insistere, appunto, sulle controriforme: “E’ soprattutto che si disfaccia ciò che si era fatto ai tempi della crisi del 2011. Stiamo attraversando un periodo molto critico e bisogna evitare che si concretizzino le premesse per una nuova crisi“.