E’ stata una seconda tappa della Vuelta caratterizzata da condizioni al limite a causa della pioggia. Alla fine a spuntarla è stato Kron. Cambia la Maglia Rossa.
Ancora una volta è stata la pioggia a rendere molto complicata la tappa alla Vuelta tanto che l’organizzazione ha portato la neutralizzazione della corsa ai -9 chilometri. Una scelta che ha portato i migliori a rialzarsi e, quindi, non arrivare a giocarsi la vittoria sulla salita finale. Una decisione presa per evitare cadute.
Cambia il possessore della Maglia Rossa, che resta in Italia. E’ Andrea Piccolo, infatti, il nuovo leader della classifica generale e no sarà semplice ora strapparla.
E’ stata una tappa caratterizzata da diversi catti e controscatti con diversi corridori che hanno provato da subito ad andare in fuga. Alla fine a prendere il largo sono stati Piccolo, Sobrero, Romo, Bol e Nicolau. Il gruppo, però, non ha mai concesso più di 3 minuti. Dietro da segnalare a metà gara un piccolo problema per Evenepoel, che è comunque riuscito a rientrare in corsa.
Nel prosieguo di tappa diverse le cadute tra cui una che ha visto coinvolto Primoz Roglic, ma fortunatamente senza particolari conseguenze. La frazione è proseguita con molto nervosismo che ha portato ad una nuova caduta quando eravamo in prossimità dei -20. Tra i coinvolti anche la maglia Rossa Lorenzo Milesi, ma fortunatamente senza conseguenze.
Intanto, il tentativo dei fuggitivi è finito ai piedi della salita finale dove in molti hanno provato a fare la differenza. Alla fine la vittoria è andato a Kron davanti a Groves e il nostro Vendrame. Quarto posto per Bagioli. Il gruppo, invece, è arrivato al traguardo con diversi minuti di ritardo, ma i migliori hanno preferito rialzarsi per evitare rischi visto la neutralizzazione ai -9 decisa dagli organizzatori per le condizioni meteo non ottimali.
Giornata da sogno per Andrea Piccolo, che nella frazione odierna è riuscito a conquistare Maglia Rossa, Bianca e Verde mentre Matteo Sobrero è il leader della classifica scalatori. Insomma, i quattro simboli delle classifiche individuali sono tutte sulle spalle dei nostri azzurri. Un segnale assolutamente positivo per il movimento italiano.