Donna disabile violentata, la denuncia della vittima: fermato uomo

Una donna disabile è stata violentata in vacanza, la denuncia da parte della vittima: fermato un uomo

Un terribile episodio di violenza sessuale si è verificato nella città di Livorno. Precisamente nel centro storico. Vittima una turista italiana, originaria di Treviso, che è stata violentata durata una vacanza trascorsa con la propria famiglia in Toscana. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Tirreno” pare che la vittima abbia una disabilità mentale. Non solo: sarebbe stata avvicinata da un uomo di 33 anni, di nazionalità marocchina, e senza alcuna fissa dimora.

Violenza donna a Livorno
Violenza donna (Ansa Foto) Notizie.com

Il quotidiano locale ha spiegato che l’aggressore avrebbe convinto la sua preda a seguirlo fino a via Grande. Proprio in quel luogo si sarebbe verificata l’aggressione. Il tutto è accaduto intorno alle 2 di notte. Successivamente la vittima, in totale stato di shock, ha chiamato il 112 ed ha lanciato l’allarme. Successivamente sono partite le indagini da parte delle forze dell’ordine che sono riusciti a rintracciare ed identificare l’uomo. Lo stesso che è stato portato in questura per accertamenti.

Livorno, donna disabile violentata: fermato un uomo

In questo momento sono ancora in corso le indagini. Il noto quotidiano, ci ha tenuto a precisare, che fino a quel momento i due non si erano mai visti né tantomeno si conoscevano. Un incontro avvenuto in maniera del tutto casuale. Precisamente nei pressi della stazione centrale della città, nella notte fra giovedì 24 e venerdì 25 agosto. Meno di due ore trascorse insieme, ma attimi che la vittima difficilmente potrà mai dimenticare.

Violenza donna a Livorno
Violenza donna (Ansa Foto) Notizie.com

In quel momento la trevigiana si trovava da sola senza i suoi genitori. Fino a quando non è stata adocchiata, appunto, dal marocchino che l’ha convinta a seguirlo. Quest’ultimo, in passato, ha vissuto in varie città: precisamente fra Livorno, Pisa e Firenze. Fino a quando, a quasi tre chilometri di distanza dallo scalo ferroviario, non è avvenuta la violenza. Completamente all’aperto e senza la possibilità di chiedere aiuto a qualcuno visto che alle 2 di notte, in strada, non era presente nessuno.

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