Ha parlato in esclusiva a Notizie.com dopo le 2 sconfitte nei primi 180 minuti di campionato. La squadra di Sarri non ha convinto per condizione e approccio: “Non ho visto brillantezza, ma neanche la determinazione necessaria”
Inchiodata a zero punti, un inizio tremendo: 2 ko nelle prime 2 giornate. Impensabile, visto il secondo posto della scorsa stagione e anche le avversarie incontrate: il Lecce in trasferta e la neopromossa Genoa all’Olimpico. Ieri la Lazio è crollata di nuovo, non per atteggiamento (almeno è questo il Sarri pensiero), ma per mancanza di qualità nelle giocate offensive e una condizione atletica ancora lontana dai giorni migliori. “La cosa preoccupante è che si ripetono spesso gli stessi errori”: Andrea Agostinelli, ex calciatore biancococeleste con un trascorso anche nel Grifone, ha commentato in esclusiva a Notizie.com l’approccio complicatissimo alla nuova Serie A della squadra di Sarri.
Andrea Agostinelli, la Lazio ha 0 punti e 1.000 preoccupazioni.
“Un inizio di stagione impensabile, assolutamente. Molto negativo, capisco che possano esserci dei problemi, ma così proprio non me l’aspettavo. Due partite possono non fare testo, l’anno scorso la Lazio ha dimostrato di avere qualità arrivando seconda”.
I motivi principali del doppio crollo nelle prime due giornate?
“Forse entra in gioco la questione fisica, non ho visto brillantezza soprattutto in alcuni uomini davanti. Però, oltre a questo aspetto, ho notato un approccio poco determinato alle partite. Come se Lecce e Genoa fossero squadre facili da battere”.
Sono state sottovalutate le avversarie?
“La cosa che preoccupa è che si ripetono spesso gli stessi errori. Si pensa che alcune partite siano semplici, quindi poi diventa complicato entrare in partita. La Lazio è un’ottima squadra, ma non fa mai il passaggio per diventare una grandissima squadra”.
Un giudizio sui nuovi acquisti?
“Sono buoni giocatori, c’è stato poco tempo per poterci lavorare. Bisognerà aspettare qualche settimana in più”.
Sarri ha detto di essere “uno dei migliori organizzatori di squadre”, ma molto “lento” a buttare dentro i nuovi.
“Si può dire qualsiasi cosa, ma non cambia il valore di un allenatore e di una squadra. I nuovi pesano poco sulle sconfitte, in campo c’erano dieci undicesimi della formazione dello scorso anno. Sarri sicuramente è uno maniacale nella tattica e ha bisogno di più tempo per inserire i nuovi, però quelli che sono scesi in campo sono quelli arrivati secondi nell’ultima stagione”.
Guendouzi è in arrivo: può dare una mano?
“Mi piace come giocatore, copre tutte le zone del campo. Sa fare le due fasi, è un centrocampista completo. Non è un campione, ma ha giocato a ottimi livelli, può essere un titolare importante. Poi non so se davanti alla difesa o come mezzala”.
Dove può arrivare la Lazio quest’anno?
“Due partite sono poche, ma si deve cambiare rotta già dalla prossima. La Lazio, se sta bene, ha dimostrato di giocarsela alla pari con tutte, di poter vincere contro le pseudograndi. È arrivata seconda, non dimentichiamocelo. Per questo le due sconfitte danno fastidio e deludono. Si può anche non giocare benissimo, ma non si può essere arrendevoli”.