In una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” è intervenuto il primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro
Un Antonio Decaro letteralmente furioso in Consiglio per uno degli argomenti più trattati in questi ultimi mesi. Ovvero il taglio dei fondi destinato ai Comuni. Una decisione che non ha affatto digerito. Tanto è vero che ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“. Tanto da puntare il dito contro buona parte dello Stato che, secondo il primo cittadino del capoluogo pugliese, non sta facendo il suo dovere.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Ci sono ministeri molto indietro, ancora in fase di progettazione, nemmeno hanno fatto le gare. Guardi, a fine maggio i Comuni, compresi quelli del Sud, avevano avviato 52mila gare, cioè il 51% del totale delle risorse del Pnrr, ma noi sindaci gestiamo solo il 19% delle risorse. Ciò vuol dire che altri comparti dello Stato non stanno facendo il loro dovere”.
Pnrr, Decaro: “Cosa abbiamo fatto di male?”
Ovviamente i rapporti con il governo sono una tematica molto importante per il numero uno dell’Anci che ha spiegato: “Non credo ci sia la volontà di incrinare i rapporti con noi sindaci, ma vogliamo un chiarimento. Fino a questo momento non c’è mai stato. Mi chiedo cosa abbiamo fatto di così tanto male. Basti pensare che su 40 miliardi di euro previsti per i Comuni, quasi 37 sono già stati assegnati, il 94%, i progetti sono stati avviati“.
Poi ha continuato dicendo: “Stiamo parlando di interventi di rigenerazione urbana, contro il dissesto idrogeologico e per i piani urbani integrati. In realtà, abbiamo fatto progetti per il doppio, 80 miliardi. Allora perché tagliare noi?”. Un rapporto, quello con il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, che deve essere ricompattato: “Ci sentiamo spesso. Mi dice che per sicurezza è meglio spostare tutto il pacchetto previsto per quei tre programmi. Invece dico che serve un bel contraddittorio tra noi. Non credo che quelle opere valgano 13 miliardi”.