“Non è un’operazione di mercato pro tifosi, ma un vero e proprio colpo tecnico”, ne è convinto Stefano Agresti, vice direttore della Gazzetta dello Sport, che Notizie.com ha sentito in esclusiva per commentare l’arrivo di Lukaku in giallorosso
Mancano solo le firme, ma l’aereo è pronto per portarlo a Roma e nella Roma. Prestito di un anno, senza opzioni.
Il Chelsea riceverà circa 5,8 milioni di euro, mentre il giocatore ha accettato di ridursi lo stipendio a 7,5 milioni l’anno. Insomma solo questione di dettagli ma ormai è cosa fatta per Romelu Lukaku in giallorosso, atteso oggi alle 17 a Ciampino. Certo non si è trattato di un’operazione semplice da condurre in porto, ma è una trattativa di mercato al termine della quale ognuno risulterà vincitore. Ne è convinto anche Stefano Agresti, vicedirettore della Gazzetta dello Sport. Notizie.com lo ha intercettato al telefono per commentare il colpo di Dan Friedkin.
Direttore Agresti, ormai possiamo darlo come un affare fatto giusto?
“Beh, sì. Operazione definitiva, c’è pure un aereo prenotato”.
Di calcio e calciomercato se ne intende parecchio, questo che colpo è direttore?
“Un colpo grosso, che va a colmare un vuoto che la Roma aveva in attacco. Il dato interessante è anche il raffronto eventuale, se invece questa trattativa l’avesse chiusa la Juventus”.
Perchè?
“Perchè nel caso della Juventus, l’arrivo di Lukaku avrebbe rappresentato la partenza di Vlahovic . Quindi avremmo parlato di una situazione diversa rispetto a quella che si è creata nella Roma e per la Roma. Il club bianconero avrebbe preso Lukaku in via definitiva, insomma ci sarebbe stato uno scambio a tutti gli effetti, ma in prospettiva futura essendo Lukaku un classe 93, per la Juventus l’operazione non avrebbe costituito un valore patrimoniale. Pensando ovviamente di volerlo un giorno rivendere”.
Cosa è scattato nella Roma perchè questo colpo venisse prima pensato e quindi concluso?
“Accade che nella Roma non si riesce a prendere il centravanti. Il Chelsea deve togliersi un problema, perchè Lukaku costa 20 milioni di euro lordi a stagione. Senza un accordo il club londinese non vuole darlo alla Juventus e a Lukaku non piace l’Arabia. Mica sono tutti come Mancini! Poi aggiungiamo che il proprietario della Roma ha relazioni importanti col Chelsea, quindi prende avvio il contatto con Dan Friedkin che porta avanti la trattativa. Sembrava un affare impossibile, ma l’interesse comune ha portato alla buona riuscita dell’operazione”.
Mourinho ha contato nella trattativa, anche se non sempre è corso buon sangue tra lui e Lukaku?
“Non credo abbia contato, ma magari Mourinho ha chiamato il calciatore. Prassi piuttosto consolidata tra gli allenatori. Lukaku non è un calciatore tanto legato a Mou. Ripeto, Dan Friedkin è stato determinante”.
Lukaku e la Roma in campo, come immagini tutto?
“Questa è un’operazione dall’elevato tasso tecnico. Mourinho ha un gioco che si basa molto sulle individualità. Lukaku arriva e può inserirsi anche in fretta, tutto dipenderà da come sta. Da quanto ci metterà ad ottenere la condizione migliore. Sappiamo che per ora si è allenato coi giovani del Chelsea e che di norma prende qualche chilo quando non è al top della forma. Gli potrebbe servire qualche partita, ma Lukalu ora è nel posto giusto, con il giusto allenatore. Il suo arrivo cambia lo scenario della Roma, lui da solo è un calciatore che sposta gli equilibri”.
Dybala – Lukaku dunque là davanti?
“Sulla carta coppia tra le più strabilianti del campionato italiano. Se staranno bene, ovviamente! Poi la Roma giocherà ogni 3 giorni, quindi ci sarà bisogno anche di Belotti, che è un giocatore generoso. Una prima punta che all’occorenza potrebbe giocare come seconda punta. Quindi perchè no? Anche la coppia Lukaku- Belotti potrebbe essere ipotizzabile”