Pubblica amministrazione, il ministro Paolo Zangrillo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Messaggero” in cui ha rivelato qual è il segreto per poter fare carriera in questo ambito
Per Paolo Zangrillo non ci sono assolutamente dubbi. Per poter fare carriera all’interno della Pubblica Amministrazione serve il merito: quest’ultimo, infatti, è stato definito un valore irrinunciabile per poter proseguire in questo ambito. Altro che “anzianità” o altro, una opzione che non ha preso in considerazione visto che non basta per gli avanzamenti di carriera. Lo ha ribadito in una intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero“.
Questo il suo pensiero sulla norma che riguarda le promozioni. Ricordiamo che la stessa vale solamente per quest’anno e per quello successivo. In cosa consiste? Ad un assistente di poter diventare un funzionario anche se non ha il titolo di laurea. La cosa importante, però, è che alle spalle deve avere almeno 10 anni di servizio.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Da questa disposizione sono escluse le aree di elevata qualificazione. Proprio quelle dove vogliamo attirare i giovani talenti. Non affrontiamo discorsi come promozioni automatiche, ma di procedure selettive. Si tratta dell’applicazione di una norma di legge introdotta nel 2021, durante il governo Draghi, che, dopo un decennio di blocco delle assunzioni che ha reso impossibile qualsiasi progressione di carriera, ha permesso ai Contratti collettivi nazionali di lavoro di regolamentare, in maniera transitoria e soltanto fino al 31 dicembre 2024, le cosiddette progressioni verticali“.
Il ministro della Pubblica Amministrazione ha continuato dicendo: “Sono convinto che le amministrazioni devono considerare criteri come l’esperienza lavorativa maturata e le skills professionali, ma anche il titolo di studio, con pesi relativi di questi criteri che vengono definiti dagli stessi enti. Il merito resta quindi un valore irrinunciabile. E poi mi faccia aggiungere che l’anzianità di servizio molto spesso si traduce in esperienza, che vuol dire saper fare“.
In conclusione si è voluto soffermare sul merito: “Ne ho voluto parlare anche grazie all’incentivazione della performance organizzativa e individuale”. Poi gli ultimi dati: “A giugno 2023 abbiamo già consuntivato 104mila assunzioni delle 173mila che rappresentano l’obiettivo di quest’anno“.