In merito al Rdc e non solo è intervenuto Claudio Durigon: il sottosegretario al ministero del Lavoro ha rilasciato una intervista al ‘Corriere della Sera’
Senza troppi giri di parole Caudio Durigon ha fatto capire chiaramente che chi ha perso il ‘Reddito di Cittadinanza‘ adesso deve mettersi in gioco. Ovvero? Trovarsi un lavoro. Lo ha ribadito, ancora una volta, al ‘Corriere della Sera‘. Poi allontana le polemiche e le critiche di chi afferma che il governo non vuole dare alcuna risposta ai poveri. Dal reddito si è passati all’Assegno di inclusione, dedicata specialmente alle famiglie che ne hanno bisogno (carico minori, disabili o over 60). Nella giornata di ieri ci sono stati numerosi scontri da parte dei manifestanti.
Specialmente al Sud come Napoli, Catanzaro e Cosenza in cui i cittadini sono scesi in piazza per ribadire il loro dissenso alla fine del sussidio. In merito alla piattaforma Siisl, corsi di formazione e l’aiuto di 350 euro fa sapere: “Le persone che protestano pensano che avranno un disagio permanente dalla perdita del Reddito, ma noi lavoriamo per una prospettiva diversa. Le aziende ricercano in maniera crescente lavoratori, ma non riescono a trovarli“.
Un problema non da poco per 240mila famiglie che perderanno il Rdc. Specialmente in Campania e Sicilia. Su questo Durigon precisa: “Le persone che lo hanno perso saranno stimolate a iscriversi subito alla piattaforma che metteremo a disposizione dal primo settembre. Sarà diversa all’idea mai realizzati dei 5Stelle, ma una piattaforma integrata anche con i servizi dei Comuni e con le agenzie private di lavoro, molto più facile da usare“.
Gli ultimi dati parlano chiaro: “Per il momento ci sono 40mila persone che stanno facendo i corsi. Ce ne saranno altri. Con l’iscrizione si otterrà il Supporto alla formazione e il lavoro, l’assegno da 350 euro al mese per 12 mesi non rinnovabili“. Allo stesso tempo ha precisato che il governo sta facendo di tutto per poter intensificare gli sforzi nelle Regioni dove ci sono molti nuclei che hanno perso e perderanno il reddito.
Addio Rdc, Durigon fiducioso: “Ora le persone devono mettersi in gioco”
Una situazione che, però, potrebbe trasformarsi in opportunità per il ministro. Tanto è vero che quest’ultimo ha affermato di essere fiducioso per due motivi: “I centri per l’impiego dovranno occuparsi solo di questi e non di tutti i percettori del sussidio“. Anche se, allo stesso tempo, non sono mancate le polemiche da parte dell’opposizione che ha già iniziato a puntare il dito contro di loro in merito a queste decisioni.
Ovvero? “Quello di aver evidenziato un altro problema: le persone ritenute ‘occupabili‘ lo sono solo perché sono maggiorenni, hanno meno di 60 anni e non hanno disabilità. Ciò non significa necessariamente essere ‘occupabili’ per un’azienda“. In conclusione afferma: “Nel bacino degli occupabili c’è un po’ di tutto. Le aziende hanno bisogno anche di personale senza qualifiche specifiche“. Anche se il punto per Durigon non cambia: “Le persone dovranno mettersi in gioco per lavorare“.