L’esponente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”
Chiara Appendino non ci sta e risponde per le rime alle ultime polemiche. Ne ha parlato alla ‘Stampa‘ dove ha affrontato vari argomenti. Uno tra questi quello relativo al Superbonus: “Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti dicono che i soldi non ci sono? Diversi studi hanno riconosciuto l’impatto positivo del Superbonus su investimenti, crescita del Pil e riduzione del rapporto debito/Pil. Anche la Guardia di Finanza, in merito agli ultimi dati, ha confermato che le truffe sono state solo dello 0, 5%. La premier usa questo argomento come arma di distrazione“.
Poi sul ministro dell’economia aggiunge: “Per lui gli investimenti sono sempre e comunque costi. Bisogna vedere cosa innescano nell’economia quei miliardi: l’Ufficio parlamentare di bilancio ha annunciato che il Superbonus e i bonus edilizi hanno dato un contributo del 40% alla crescita del Pil nel biennio“. Sulla legge di bilancio aggiunge: “Sono incapaci di far valere gli interessi dell’Italia in Europa. Questa incapacità porterà a scaricare la crisi economica sul ceto medio. Il governo Meloni sta gettando la maschera“.
La Appendino ha continuato dicendo: “A Bruxelles, la Meloni, non sta toccando palla. Quanto sento parlare Giorgetti e Fitto sembrano che si trovino lì per caso“. Sulla coperta corta aggiunge: “E’ una storia che non regge: tagli a scuola, sanità, opzione donna, fasce fragili e zero investimenti“. Sulla questione del taglio del cuneo fiscale: “E’ necessario ed è stato attuato da tutti i governi precedenti. Meloni deve fare il minimo indispensabile confermandolo. Ma con inflazione, mutui alle stelle e caro benzina non è sufficiente. Servono politiche espansive, ma la Meloni vive di rendita“.
In conclusione ha parlato del caro benzina (in particolar modo delle accise) e del salario minimo: “E’ il governo delle giravolte. In soli 10 mesi si sono rimangiati tutte le promesse fatte: l’eliminazione delle accise è stata incredibilmente sostituita con la cancellazione dello sconto sulle accise, vedi l’aumento della benzina. Poi l’aumento delle pensioni, sostituito dal taglio delle rivalutazioni delle pensioni a danno del ceto medio. Senza dimenticare i famosi blocchi navali. La Meloni è la “regina delle piroette”. Salario minimo? Basta prese in giro. Così come basta a proposte al ribasso, vogliamo tutelare i 4 milioni di lavoratori“.