Sono stati depositati poco fa i risultati dell’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, la giovane uccisa con 37 coltellate a Senago, Milano. Ecco cosa è emerso.
Giulia Tramontano è stata uccisa da Impagnatiello lo scorso maggio con 37 coltellate, ma il giovane stava tentato di far morire la compagna da diversi mesi. A confermarlo sono i risultati della consulenza autoptica depositata nella giornata di oggi, mercoledì 30 agosto 2023, alla Procura di Milano.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, i medici hanno rinvenuto tracce di veleno per topi sia nel feto che nel sangue della donna. Stando alle prime informazioni, il killer ha iniziato di avvelenare la giovane da dicembre e nell’ultimo mese ha aumentato la quantità. Un risultato che sembra confermare l’accusa di premeditazione e crudeltà nei confronti dell’uomo.
Giulia era viva dopo ogni coltellata
L’autopsia ha confermato che Giulia non è morta subito. La causa del decesso della giovane è dissanguamento e, quindi, questo ci dice che era viva dopo ogni coltellata. Altre prove che confermano le accuse di crudeltà e premeditazione nei confronti di Impagnatiello. Entrambe erano state escluse in un primo momento, ma ora sono pronte a tornare confermato quanto detto dall’autopsia.
Inoltre, sul corpo della 29enne non era presente nessun segno di difesa. Questo significa che Giulia è stata aggredita alle spalle con coltellate inferte per prima nella zona del collo e dell’arteria succlavia e poi in altre parti del corpo. Ora l’autopsia sarà analizzata dal pm che quasi certamente riconoscerà le aggravanti di meditazione e crudeltà, escluse in un primo momento.
Le indagini sulla morte di Giulia continuano
Non si fermano, inoltre, le indagini sulla morte di Giulia Tramontano. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se il compagno ha fatto tutto da solo oppure no. Per il momento l’unico indagato (e arrestato) è Impagnatiello, ma sono in corso tutti gli approfondimenti del caso e nei prossimi giorni ci potrebbero essere delle novità importanti.
In attesa di capire come si evolverà l’inchiesta, i risultati dell’autopsia aggravano la posizione del killer visto che le aggravanti di premeditazione e crudeltà sono pronte ad essere inserite nel fascicolo.