Il conducente del bus non lo fa salire, un passeggero lo aggredisce: la vittima si trova ricoverata in ospedale
Un altro violento episodio che arriva direttamente dalla Capitale. Purtroppo non si tratta affatto del primo che capita a Roma. Vittima l’autista del bus ‘Atac’. Precisamente il numero ‘8‘. Il tutto è accaduto nella giornata di ieri. Sembra una giornata come tutte le altre ed invece è solamente l’inizio di un incubo per il conducente. Ad un certo punto, dall’esterno, arrivano una serie di pugni contro il vetro. E’ un uomo che lo ha fatto per richiamare l’attenzione. Ha chiesto all’autista di salire sul mezzo.
Peccato che lo abbia fatto in una zona in cui non c’erano fermate. Ricordiamo che il diniego è obbligatorio per tantissimi motivi: per sicurezza e, soprattutto, per regolamento interno (non si possono far salire e scendere passeggeri fuori dalle zone delimitate come fermate). L’autista, quindi, rifiuta la proposta del passeggero. Finita qui? Neanche per sogno visto che quel rifiuto è costato davvero molto caro al conducente. Tanto è vero che l’aggressore ha bloccato il mezzo ed è riuscito a dare un pugno, in pieno volto, all’autista.
Subito è scattato l’allarme. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine che sono riusciti ad identificare l’aggressore e ad arrestarlo. Anche l’ambulanza si è precipitata sul luogo ed hanno medicato l’autista. Solamente che le sue condizioni destavano molta preoccupazione, tanto è vero che è stato necessario il ricovero al pronto soccorso in “codice rosso“. Successivamente è stato medicato dall’equipe medica e sottoposto ad accertamenti.
Come riportato in precedenza, però, non si tratta affatto del primo episodio che si verifica e che vedono come vittime autiste di autobus. In particolar modo a Roma dove i conducenti, alcune volte, hanno subito delle violente aggressioni, sempre per questi motivi o per altro. Una situazione che sta diventando, sempre di più, insostenibile per questa categoria che continua a richiedere massima sicurezza e tutela. Non bastano neanche le telecamere installate (solamente il 70% sono provviste di ciò), quello che chiedono gli autisti sono incolumità e soprattutto rispetto per il lavoro che svolgono.