Il presidente di Confimi Industria lancia l’allarme prima del rientro e fa capire che le bollette lieviteranno ancora
Un allarme serio che il governo deve prendere in seria considerazione. Per le aziende italiane, per le famiglie e per la competitività delle aziende stesse del nostro paese che poi, a lungo andare, ne pagherebbero un prezzo troppo salato. E a a lanciarlo è uno che ne sa tanto di queste cose perché le vive ogni giorno e perché è in continuo contatto con le imprese che non ce la fanno più. “Per le aziende italiane l’energia costa ancora il triplo rispetto al periodo pre-pandemia e gli interessi sul debito sono aumentati di 20 volte», a confidarlo è Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, l’associazione delle pmi manifatturiere, con oltre 45 mila iscritti.
Paolo Agnelli è serio e parla di un “quadro preoccupante” e ne spiega i motivi durante un’intervista rilasciata al CorSera: “La discesa dei prezzi di gas ed elettricità si è fermata su livelli tre volte superiori al pre-Covid. In altri Paesi europei, come la Spagna, ed extra-Ue, come la Turchia, i costi dell’energia sono molto più bassi: è a rischio la competitività delle nostre aziende”. E questo sta succedendo nonostante il prezzo dell’energia si sia stabilizzata: “I prezzi non calano perché gli aumenti dell’energia sono stati sostituiti dall’esplosione degli oneri finanziari per le imprese, causata dalla miope politica della Banca centrale europea. Anche questi costi si trasferiscono ai listini dei consumatori“.
Una responsabilità non può non averla la Bce che, probabilmente, ha sbagliato in alcune sue decisioni, non tendendo conto di alcuni fattori e del corso dell’inflazione, spiega Paolo Agnelli: “Ha voluto combattere l’inflazione energetica con strumenti antichi. L’Europa non soffre certo di un eccesso di investimenti e di consumi da sedare con una cura di tassi. Anzi, il risultato della politica monetaria è che la Germania è in crisi e che l’economia italiana si sta indebolendo. Le sole imprese a giovarsi dell’incremento del costo del denaro sono le banche“. E sulla proposta che intende portare avanti il Governo, ovvero al trimestre anti-inflazione per cercare di abbassare i prezzi e fare in modo di allegerire il carrello della spesa, il presidente Agnelli sottolinea: “Confimi è pronta ad aderire e a sedersi al tavolo, ma il governo deve ascoltare le nostre esigenze. A settembre temo un rientro difficile, urge sostenere gli investimenti delle imprese e il potere d’acquisto delle famiglie“.