“Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti”, lo ha detto il premier Meloni nel punto stampa successivo alla sia visita al Parco Verde di Caivano
L’incontro con Don Patriciello durato oltre 40 minuti, la visita all‘istituto scolastico Francesco Morano, il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, il punto con la stampa al termine della sua visita al Parco Verde di Caivano.
Il presidente del Consiglio ha voluto dare prova che “il governo ci mette la faccia”, che laddove “lo Stato ha fallito” potrebbe essere possibile trasformare un luogo problematico in un luogo di esempio. Il presidente del Consiglio arriva nel comune campano vicino Napoli, dopo i fatti di cronaca recenti, dopo la notizia degli abusi provocati da minori (e non solo) nei confronti di due cuginette di 10 e 12 anni. Meloni accoglie anche l’invito arrivato alcuni giorni fa del sacerdote- coraggio Don Patriciello, da sempre impegnato nella lotta al degrado, alla droga, alla camorra in quelle zone “dimenticate dalle istituzioni”.
Dopo mezzogiorno Meloni arriva nella chiesa di San Paolo Apostolo; entra da un ingresso laterale. In chiesa ad attenderla c’erano il parroco don Maurizio Patriciello ed il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo oltre al prefetto di Napoli, Claudio Palomba. “Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno”, È uno dei temi che don Patriciello ha affrontato col capo del governo durante l’incontro privato e di cui riferirà ai giornalisti “Io ho osato e, grazie a Dio, c’è stata una risposta, Alla premier abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi”. Poi il presidente del Consiglio accompagnata dai ministri Piantedosi, Abodi e Valditara e dal sottosegretario Mantovano arriva all’ Istituto scolastico Francesco Morano, dove ha presieduto una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Alla fine del vertice il punto stampa coi giornalisti.
“Siamo qui per esprimere la solidarietà alle vittime innocenti di un atto disumato di un crimine disumano che ha scioccati tutti ma soprattutto per manifestare la presenza seria, autorevole, costante dello Stato. Il messaggio principale – ha detto Meloni- che noi vogliamo dare è che non devono esistere zone franche. Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Presto vedrete i frutti di questa azione. Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche – ha aggiunto Meloni – l’obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio”.
“Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono”. Ha proseguito il presidente del Consiglio. E sul centro sportivo abbandonato dove si sono verificati gli stupri, Meloni ha promesso che diventerà un centro polifunzionale e che verrà riqualificato e riaperto nella primavera del prossimo. Verranno coivolti gli atleti delle Fiamme Oro.