Violentarono sessualmente una minorenne lo scorso anno, importante svolta nelle indagini delle forze dell’ordine: scattano gli arresti
Settembre dello scorso anno, la città di Milano rimase sotto shock per un episodio di violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Una vicenda che, nel giro di poco tempo, fece immediatamente il giro della città. Uno stupro che ha visto come protagonisti (assolutamente in negativo) due uomini. Entrambi maggiorenni e di nazionalità sudafricana. Anche loro ragazzi, si tratta di un 21enne e 22enne. Per questi ultimi sono scattate le manette.
Una importante svolta nelle indagini da parte della polizia locale che, dopo un bel po’ di tempo, è riuscita a risalire a coloro che avevano fatto del male alla giovane. Uno di loro, secondo quanto riportato da fonti e media locali, pare che sia stato espulso dal nostro Paese nei mesi scorsi. A quanto pare i due non erano affatto soli visto che sono stati aiutati da altri tre complici. Il gruppo in questione avrebbe stuprato la vittima in una struttura sportiva, precisamente nel quartiere di Bonola. Proprio come gli altri indagati è egiziano ed è stato preso a Rimini.
Milano, violentarono sessualmente minorenne: scattano gli arresti
Il terzo maggiorenne, coinvolto nello stupro di gruppo, risulta espulso nei mesi scorsi. I due minori, invece, sono stati inseriti nella lista degli indagati da parte della Procura minorile. A fare avviare, appunto, le indagini sono state le rivelazioni da parte della minore ad una educatrice che stava seguendo il suo percorso. Fino a quando la vittima stessa non ha raccontato tutti i dettagli, particolari ed identikit di chi l’ha aggredita.
La donna si è messa in contatto con gli investigatori che hanno parlato con la minore, facendosi raccontare il tutto per filo e per segno. Non solo le rivelazioni della minorenne, ad incastrare i colpevoli anche alcune intercettazioni telefoniche. Gli inquirenti, grazie a questo, sono riusciti a risalire ai responsabili che dormivano nella struttura in disuso. I due arrestati sono irregolari. A seguire il caso ci ha pensato il personale della sezione specializzata nella violenza di genere della Squadra mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica.