Omicidio Primavalle, nuovi dettagli inquietanti del killer della 17enne

Omicidio Primavalle, emergono nuovi dettagli inquietanti in merito all’uccisione della ragazza di 17 anni: gli ultimi aggiornamenti

Sono state rivelate le dichiarazioni del killer della ragazza di 17 anni Michelle, uccisa a Primavalle. In merito a questo omicidio sono emersi dei nuovi dettagli inquietanti da parte del suo assassino. A rivelarli ci ha pensato direttamente il quotidiano “La Repubblica“. Queste sono state le parole da parte del giovane ai magistrati: “Ci ho pensato 5 secondi. Ho cominciato ad accoltellarla, lei si muoveva e poi è cascata per terra. Ho cominciato ad accoltellarla che lei era di fronte a me. Non ricordo dove ma l’ho colpita un po’ di volte“.

Le rivelazioni del killer di Michelle
Omicidio Primavalle (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono state le sue parole pronunciate due ore dopo il delitto. Secondo la versione dell’omicida pare che la ragazza lo abbia minacciato con una pistola. Di conseguenza ci sarebbe stata la reazione del killer che ha preso il coltello ed ha iniziato a colpirla in più di una occasione. Le sue parole, però, non hanno convinto del tutto gli inquirenti. Gli stessi che scartano l’ipotesi che il tutto sia avvenuto per una banale lite per soldi e hashish.

Omicidio Primavalle, le rivelazioni del killer: “Ci ho pensato 5 secondi…”

Sull’arma del delitto non sono state trovate impronte della vittima. Il noto quotidiano italiano svela che il giovane ha dichiarato: “Michelle spacciava“.  Anche su questo, però, emergono forti dubbi a riguardo. Non è finita qui visto che ha continuato dicendo: “Ha cominciato ad alzare la voce dicendomi che i soldi le servivano; allora le ho detto che si faceva troppe canne e non si ricordava. Già le avevo detto che non avevo tutti i soldi. Lei era infastidita“.

Le rivelazioni del killer di Michelle
Omicidio Primavalle (Ansa Foto) Notizie.com

Stavo sul piano cucina intento a manipolare l’hashish, quando all’improvviso mi sono ritrovato una scacciacani davanti al viso“. Allo stesso tempo il magistrato, per avere certezza, gli chiese a cosa si riferisse quando parlava di una “scacciacani”: “Una pistola che spara a salve, io lo sapevo che Michelle l’aveva, me l’aveva prestata in passato. Poi mi ha detto che aveva un amico che poteva modificarla“. Racconta di essersi spaventato in seguito alle minacce fino a quando, vicino a lui, non c’era un contenitore con posate e coltelli: “Ho iniziato a farmi 30 domande tutte insieme, tipo morire per 5 grammi di fumo. Poi l’ho accoltellata“.

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