In merito a quanto successo a Brandizzo ha voluto esprimere il proprio pensiero il numero uno della Cgil, Maurizio Landini
Un intero Paese sotto shock per quanto avvenuto, la scorsa notte, a Brandizzo dove cinque operai (che si trovavano sui binari) sono stati travolti da un treno ad alta velocità. Un impatto a dir poco terribile. Nel frattempo continuano le indagini e le inchieste da parte della Procura di Ivrea (e non solo) per cercare di dare delle risposte in merito a quanto avvenuto. Ennesima morte sul lavoro. Troppi dall’inizio di quest’anno. Lo ha fatto presente anche Maurizio Landini.
L’attuale segretario della Cgil ha rilasciato una intervista ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘Radio Anch’io‘ dove si è voluto soffermare su quanto successo nella città piemontese. Non si tratterebbe affatto della prima volta che punti il dito contro la mancata sicurezza dei lavoratori. Quanto è accaduto a Brandizzo, però, ha lasciato inevitabilmente tutti senza parole e con un forte senso di rabbia per una strage che si poteva benissimo evitare.
Nel corso dell’intervista ci ha tenuto a precisare che, nello scorso mese di luglio, sono scesi in piazza per scioperare sulla sicurezza nei trasporti. Non è stato fatto per aumentare gli stipendi, ma per avere delle risposte in merito all’organizzazione del lavoro che mette, troppe volte, pressione agli stessi lavoratori. Poi ha continuato dicendo: “E il ministro competente ha pensato che andasse messo in discussione lo sciopero, senza neanche discutere le ragioni perché eravamo in luglio“.
“Capisce l’ipocrisia? Bisogna fare scelte di cambiamento. Da mesi chiediamo un intervento, norme più restrittive sulla sicurezza“. Ritornando nuovamente a parlare di quanto successo a Brandizzo ha sottolineato che ci troviamo dinanzi ad una strage. Come riportato in precedenza ha voluto precisare che ogni anno si verificano almeno mille morti sul lavoro. Una cifra impressionante e che lascia tutti senza parole.