Arresto Matteo Messina Denaro, il generale lascia la Sicilia per trasferirsi in un’altra regione
Il suo nome era diventato famoso per aver arrestato, dopo quasi 30 anni di latitanza, uno dei più pericolosi boss della mafia come Matteo Messina Denaro. Ricordiamo che quest’ultimo venne catturato all’interno della clinica palermitana “La Maddalena“, pronto per effettuare una seduta di chemioterapia in seguito al tumore che ha. Dietro a tutta questa operazione, che ha portato appunto al suo arresto, spunta la figura di Giuseppe De Liso, ovvero il Generale di Brigata.
In queste ultime ore si sta parlando molto di lui, per via di una notizia che lo riguarda molto da vicino. In particolar modo quella lavorativa. Il Generale sta per lasciare il Comando provinciale di Palermo. Per lui si tratta di un trasferimento in un’altra regione visto che andrà a prestare servizio in quella del Veneto. Il tutto è avvenuto nella serata di ieri, precisamente nella caserma ‘Carini’, dove l’alto ufficiale (con la compagnia della moglie Maria e della figlia Benedetta) ha voluto salutare la cittadinanza e le autorità.
Un ringraziamento sentito alla città di Palermo per quello che gli ha dato e soprattutto per quello che lui ha dato alla città. Come i tantissimi successi investigativi che ha ottenuto nel corso di questi anni. Senza dimenticare “tutti i comandanti di stazione, dei nuclei e dei reparti che in questo biennio hanno combattuto una guerra mai dichiarata, probabilmente fatta di gesti quotidiani, ma che hanno contribuito alla civile convivenza“. Non sono mancati, ovviamente, gli attimi di commozione.
Arrestò Messina Denaro, il Generale De Liso lascia Palermo per il Veneto
Queste sono state le sue parole di addio: “Voglio salutare la città di Palermo e tutti i palermitani per come mi hanno accolto. Qualche giorno fa un amico mi ha regalato un libro che racconta la storia di Palermo e c’era scritto ‘A Giuseppe, che ormai è parte di questa storia’. Dalla prossima settimana sarò comandante della Legione Veneto, ma sono stato il comandante dei gloriosi carabinieri di Palermo. Porterò tutti nel mio cuore, le luci i sapori i colori della mia amata Palermo“.
Non hanno voluto mancare: il Procuratore generale Lia Sava, il Presidente della Corte d’appello Matteo Frasca, il Procuratore Maurizio de Lucia, il generale di corpo d’armata Giovanni Truglio, il generale Rosario Castello. Nel corso di questi anni ha ottenuto molti successi, con arresti e sequestri. Ha arrestato quasi 400 esponenti di Cosa nostra, fra capi e gregari. Ha avviato una serie di percorsi con le associazioni e le scuole dei quartieri più difficili, a partire dallo Zen, ma anche a Brancaccio, Sperone.