L’ex segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”
Non si tratta affatto della prima volta che si verifica una cosa del genere. Anzi, in questo caso, di un “attacco” che porta la firma di Pier Luigi Bersani. All’indirizzo di chi? Ovviamente della premier, Giorgia Meloni, della sua squadra al governo e soprattutto del mondo appartenente alla destra. Anche in questo caso l’ex segretario del Partito Democratico ha dimostrato di essere una persona che non ha affatto peli sulla lingua. In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” ne ha davvero per tutti. In particolar modo a loro.
“Questa destra sta solo portando su la robaccia che c’è nel fondo del Paese“. Insomma, non si è affatto risparmiato nei confronti del governo. Tanto da tirare in ballo anche: “L’istinto corporativo, il tramonto del criterio di solidarietà, l’individualismo contro i beni collettivi, il venir via dei diritti civili. Del valore della minoranza“. Parole che arrivano direttamente dalla ‘Festa dell’Unità‘. Finita qui? Neanche per sogno visto che, con le sue dichiarazioni, pare che l’esponente del Pd ce l’abbia anche con i suoi elettori. Con tanto di frecciatina anche nei loro confronti.
Queste le sue parole: “Non se la sono inventata, c’era e loro la stanno sdoganando. E per batterla bisogna partire dalle cose che uniscono e rendere compatibili le cose che dividono“. Anche se, a dire il vero, con chi ce l’ha maggiormente l’ex numero uno dell’Emilia-Romagna è proprio la presidente del Consiglio: “Gira molto in Italia e in Europa, porta a casa niente e conclude meno. È andata a Caivano a dire che il posto va bonificato. Perché allora toglie il reddito di cittadinanza, esponendo i giovani a diventare manodopera della camorra?”.
Ne ha anche per il suo partito che sembra avere non poche difficoltà: “Siamo capaci di far convergere di un sacco di competenze. Io sono sempre stato per un’alleanza con i Cinque Stelle. Su alcuni temi strutturali diritti del lavoro, universalismo del welfare, fiscalità progressiva e fedele. Tocca al Pd fare la sua proposta. La Schlein non può farcela da sola. Ha bisogno della spinta che viene dalla discussione politica. Quando la discussione è vera“.