Corea del Nord, nelle ultime ore si è verificato un altro lancio di missili: nel frattempo arriva l’ennesimo allarme da parte di Seul
Non si è fatta assolutamente attendere una nuova provocazione che porta la firma della Corea del Nord. Il tutto avviene a pochi giorni dal lancio di due missili balistici. A lanciare l’ennesimo allarme ci ha pensato direttamente lo Stato maggiore dei “cugini” della Corea del Sud. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa “Yonhap“, i sudcoreani hanno denunciato Pyongyang. Colpevole di aver lanciato diversi missili, proprio nelle ultime ore, in direzione del Mar Giallo.
Proprio nella giornata di ieri si erano concluse diverse manovre militari che hanno visto come protagonisti gli stessi sudcoreani ma anche gli Stati Uniti D’America. In merito a quanto è accaduto la Corea del Nord non è rimasta affatto in silenzio ed ha voluto farsi “sentire” con questo nuovo lancio di missili che ha provocato un nuovo e pericoloso allarme. La situazione, oramai, sembra essere diventata davvero insostenibile.
Corea del Nord, ennesimo lancio di missili nelle ultime ore
In merito al numero, la portata, l’altitudine e la velocità dei missili non si hanno ancora notizie visto che non sono stati comunicati. Il lancio è avvenuto alle ore 4 di notte locali. Questo è quello che ha fatto sapere, con un comunicato, il Comando militare congiunto (JCS) della Corea del Sud. Come riportato in precedenza non sono stati forniti ulteriori dettagli a riguardo. Questa la nota ufficiale: “Manterremo il nostro monitoraggio e la nostra sorveglianza, continuando a mantenere la nostra posizione di piena prontezza in cooperazione con gli Stati Uniti“.
Proprio nei giorni scorsi c’è stata una nuova accusa da parte del numero uno della Corea del Nord, Kim Jong-un. Quest’ultimo, in occasione della festa della Marina militare, ha puntato ancora una volta il dito contro Washington ed i suoi alleati. Tanto di accusarli di rendere “instabili le acque con il pericolo di una possibile guerra nucleare”. Allo stesso tempo ha annunciato che la sua Marian sarà una componente della “deterrenza nucleare statale“, con tanto di dotazione di testate atomiche.