Il procuratore ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo la chiusura della sessione estiva: “Il campo dirà se le strategie saranno state giuste. L’Arabia Saudita? In molti casi può portare ossigeno”
Si chiude la porta all’Hotel Sheraton di San Siro, si stoppano le trattative. E con loro i rumors, le voci, le ipotesi, le speculazioni. Il gong della sessione estiva è suonato ieri, stop agli affari alle 20 in punto: ciò che è fatto… è fatto, ciò che è saltato è rimpianto o risparmio. Lo dirà la stagione. “La ricetta giusta non c’è mai, poi sono i risultati che danno il responso su come si sono mosse le società”: commenta l’agente Fifa Filippo Cavadini a Notizie.com. Le chiacchiere, oltre al vento, se le porta via il campo.
Filippo Cavadini, la sessione estiva del calciomercato si è chiusa. Qualche club si è mosso meglio?
“Inter e Milan hanno operato molto bene, la Juve invece si è mossa poco. Quello che ha fatto la Lazio andrà verificato strada facendo”.
Il Milan ha conquistato 9 punti in 3 giornate, l’inizio del campionato sta dando ragione alle operazioni estive.
“La rosa è stata modificata molto, il club ha sistemato un po’ di cose. Anche dal punto di vista finanziario. Le cose, quando si cambia così tanto, possono migliorare o peggiorare. Non è facile capire prima, la ricetta giusta non c’è mai. I risultati alla fine ti dicono se hai azzeccato o meno la strategia in estate. È andato via Tonali, sono stati reinvestiti quei soldi, per il momento mi sembra molto bene”.
Il migliore acquisto in assoluto?
“Rimango sui rossoneri e dico Reijnders, lo conosco e mi piace da tempo. Ha iniziato subito alla grande”.
L’Arabia Saudita quanto ha condizionato il mercato estivo?
“È una cosa che un po’ destabilizza, però può portare anche ossigeno alle società europee. Tra l’altro, da loro, il mercato non è ancora chiuso. Potrebbe concretizzarsi qualche altra operazione”.
I club sauditi sono più un problema o un’opportunità?
“Spesso accontentano le società che vendono, alcune trattative possono essere una manna perché non hanno problemi a spendere. A volte rappresentano una soluzione. Milinkovic, per esempio, era a un anno dalla scadenza: non credo che la Lazio l’avrebbe venduto a quella cifra se non fosse arrivato l’Al-Hilal. E il discorso comprende anche squadre di seconda fascia, perché non solo i top-club hanno i soldi per fare questo tipo di investimenti”.
La favorita per lo scudetto?
“Dico le milanesi, le vedo un filino avanti al Napoli. Fare doppietta per Garcia sarà veramente difficile. È cambiato l’allenatore, non sarà per niente semplice ripetersi”.