Secondo giorno consecutivo di dominio della Jumbo alla Vuelta. I tre ‘capitani’ si stanno divertendo, ma Evenepoel non ha nessuna intenzione di mollare.
E’ ancora Jumbo contro Evenepoel alla Vuelta. Dopo il colpo di ieri, questa volta il team giallonero ha provato con i suoi tre assi a mettere in difficoltà l’ex campione del mondo, ma il belga è andato a difendersi nel migliore dei modi perdendo solo qualcosa su Roglic a causa degli abbuoni.
Lo sloveno, infatti, ha piazzato la stoccata vincente sul traguardo di Xorret de Catì grazie ad una volata perfetta. A festeggiare, però, è anche Sepp Kuss, che è andato a conquistare la sua prima Maglia Rossa.
Alla vigilia si pensava ad una tappa adattissima alla fuga e così in 30 hanno deciso di andare via nei primi chilometri. Tra loro anche i nostri Tiberi e Caruso, sicuramente tra i più attivi con l’obiettivo di guadagnare il più possibile per provare ad andare a conquistare la vittoria di tappa.
Un piano che non ha trovato d’accordo la Jumbo. La squadra giallonera ha spinto ed è andato a chiudere in vista dell’ultima salita, ascesa costata molto cara a Lenny Martinez visto che ha alzato bandiera bianca. Davanti in tutti si aspettavano un attacco di Evenepoel, ma a rompere gli indugi è stato Kuss. Il leader della generale, però, non aveva le gambe dei giorni migliori ed alla fine si è fatto raggiungere dagli altri migliori. Alla fine addirittura ha perso qualche secondo, ma poi ricucito in discesa. La volata ha sorriso a Roglic, ma, in parte, anche a Evenepoel che, oltre gli abbuoni, ha recuperato anche due secondi a Kuss e Vingegaard. Terzo posto per un ottimo Ayuso.
Ora Sepp Kuss è il nuovo leader della generale con 43″ su Marc Soler e 1′ su Lenny Martinez. Remco Evenpoel lo troviamo a 2’31” con sei secondi di vantaggio su Roglic e 11 su Vingegaard.
Queste, invece, le altre classifiche: Maglia Verde – Kaden Groves; Maglia a Pois – Eduardo Sepuvelda; Maglia Bianca – Lenny Martinez.
Ultima tappa prima del giorno di riposo e frazione che si preannuncia molto impegnativa soprattutto nella parte finale considerando la salita che porta a Collado de la Cruz de Caravaca. Una ascesa di poco più di 8 km con pendenze che toccano anche il 20%. La partenza è da Cartagena e la lunghezza di tappa è di 184,5 km.