L’ex difensore ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo il ko contro la Lazio: “Le due squadre arrivavano alla sfida con il morale opposto. Fossi nel tecnico francese cercherei di riprendere i concetti lasciati da Spalletti”
“No, non me l’aspettavo proprio viste le prime due giornate…”. Salvatore Aronica, al Napoli dal 2008 al 2013, commenta in esclusiva a Notizie.com il ko di ieri sera contro la Lazio. I 180 minuti disputati in campionato dalle due squadre facevano immaginare una sfida (e un risultato) completamente diversa. Invece Sarri ha bissato il successo della passata stagione ed espugnato il Maradona, di nuovo. “La Serie A è imprevedibile, ma Rudi Garcia secondo me ci ha messo del suo…”, dice l’ex difensore.
Salvatore Aronica, il Napoli è caduto alla terza giornata. Te l’aspettavi?
“No, è una battuta d’arresto imprevedibile, soprattutto per quello che era il momento che stavano vivendo le due squadre. Nessuno immaginava una sconfitta del genere, davanti ai propri tifosi, che hanno riempito lo stadio con la solita grande voglia”.
Sarri ha vinto il confronto tra le panchine con Garcia.
“La Serie A resta impronosticabile, ogni 90 minuti può succedere di tutto. Sarri ha organizzato una gara perfetta, a mio avviso è stato agevolato anche da qualche errore di Garcia. Parlo dei cambi e della gestione della partita, alcune cose non mi hanno convinto troppo”.
Il tecnico francese ha il compito complicatissimo di non far rimpiangere Spalletti. Come può fare?
“Tutte queste vicissitudini erano prevedibili, non è facile quando si cambia un allenatore che ha inciso tanto come Spalletti, che ha vinto lo Scudetto dopo tutti questi anni. Io, fossi in Garcia, ripartirei dagli interpreti e da ciò che ha fatto l’ex tecnico. Poi, certo, vanno aggiunti i propri concetti e le proprie idee. Ma l’impronta da seguire deve essere quella dell’anno scorso, ha permesso al Napoli di trionfare”.
Il Napoli può centrare il bis tricolore?
“Non lo so, quando avviene un cambio in panchina si riparte quasi da zero. Il campionato mi sembra diverso rispetto allo scorso. Il Milan ha modificato in modo massiccio la rosa e sta andando alla grande, 9 punti in 3 giornate. L’Inter e la Juve hanno voglia di rilanciarsi. Spalletti è andato via, purtroppo non si può tornare indietro, ora bisogna fare di necessità virtù e capire come tornare agli standard della passata stagione”.