L’attore, tifosissimo biancoceleste, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “L’ho rivista di notte, una partita bellissima che non mi aspettavo. Il Mago è il numero uno, il brasiliano si è ripreso. E Guendouzi mi ha impressionato…”
La serata in cui tutto (o quasi) è tornato a funzionare. “Non so se sia più bello l’assist di Felipe Anderson o il tacco di Luis Alberto…“: bella domanda, risposta complicata. Stefano Ambrogi, attore e tifoso doc della Lazio, ha lavorato durante la partita di ieri, godendosela poi di notte. “L’ho vista alle 3, sapevo già il risultato, quindi ero tranquillo anche a inizio gara, quando sembrava durissima“. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com il giorno dopo la vittoria al Maradona con il Napoli.
Stefano Ambrogi, contro il Napoli una super Lazio che forse nessuno si aspettava.
“Ho lavorato di sera, sono tornato a casa e l’ho vista alle 3 di notte. Il primo tempo ci hanno massacrato, per fortuna sapevo già il risultato, così non ho sofferto. Il Napoli comunque non mi è sembrato quello dell’anno scorso”.
Chi ti ha impressionato di più?
“I nuovi sono andati bene. Guendouzi è entrato nella ripresa e sembrava giocasse con noi da 10 anni. Anche Kamada ha fatto un grande gol. Luis Alberto è il numero uno, Felipe Anderson s’è risvegliato, la difesa ha giocato bene. Ieri tutto è andato per il verso giusto, insomma”.
Dove può arrivare quest’anno la Lazio? Sembra la solita squadra indecifrabile.
“Ci vuole tempo, intanto spero che si riesca a passare il primo turno della Champions League. Credo sia alla portata. In campionato l’obiettivo è confermarsi tra le prime quattro, penso che dopo la sesta-settima giornata vedremo la vera Lazio. Bisogna fidarsi di Sarri, è uno che ci mette un po’ a inserire gli acquisti, sono curioso anch’io”.
Il mercato è stato movimentato: soddisfatto?
“Non sono un esperto, però i rinforzi che sono arrivati mi piacciono. Peccato per il ritardo, fossero stati comprati a luglio, facendo la preparazione con la squadra, oggi forse sarebbero già pronti. E voglio vedere Rovella, se riuscirà a imporsi anche a Roma. Adesso è complicato intuire quello che sarà il centrocampo titolare”.
La Lazio è più forte dell’anno scorso?
“La rosa è sicuramente più larga, la passata stagione eravamo risicatissimi. Ce ne sono due per ogni ruolo, i calciatori che entrano non abbassano più il livello medio della formazione. Siamo migliorati nonostante la cessione di Milinkovic, secondo me è stata un’operazione fantastica, 40 milioni a un anno dalla scadenza…”.
