Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove si è soffermato sullo sciopero contro il governo
Una settimana fa, precisamente il 28 agosto, Maurizio Landini ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Chiedeva l’apertura di un confronto con il governo per quanto riguarda la manovra. Una risposta, però, non c’è stata affatto. Ne ha parlato proprio il segretario della Cgil in una intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. Tanto da utilizzare la parola “grave” il fatto che il governo non voglia affrontare un confronto con il sindacato.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Vogliamo risolvere i problemi, bisogna cambiare le politiche del governo. Aumentare i salari e le pensioni, contrastare la precarietà. Basta con l’allargamento di voucher e contratti a termine. Cancellare il sistema degli appalti e subappalti. Basta modificare il codice e introdurre i subappalti. Bisogna eliminare i contratti pirata con una legge sulla rappresentanza. Introdurre il salario minimo per legge e investire su sanità e istruzione. Invece di tassare le rendite e tutti gli extraprofitti usano i dipendenti e pensionati come bancomat. Bisogna tagliare l’indicizzazione delle pensioni“.
In merito alla manifestazione che si terrà tra poco più di un mese (7 ottobre) non prenderanno parte né la Cisl e nemmeno la Uil. Landini, inoltre, aggiunge novità: “Come Cgil chiederemo ai lavoratori di votare sulle nostre proposte e di impegnarsi fino allo sciopero generale. Con il governo abbiamo avuto solo incontri finti. Se le nostre proposte non verranno accolte nella legge di bilancio, scenderemo di nuovo in piazza“. Sui contratti a 5-6 euro l’ora firmati dalla Cgil fa sapere: “Il 12 settembre, a Bologna, faremo un’assemblea sulla contrattazione con tutte categorie,. Serve una legislazione di sostegno, dalla rappresentanza alla validità erga omnes dei contratti fino ad arrivare al salario minimo. Per noi non è più accettabile che ci siano contratti a 5-6 euro“.
In merito ad una raccolta firme per un referendum sul jobs act, che rischia di poter spaccare il Partito Democratico, aggiunge: “È la precarietà che ha già spaccato il Paese. Come si fa a non vedere che dietro a morti sul lavoro ci sono precarietà, appalti e subappalti?“. Non ha potuto non soffermarsi sulla tragedia di Brandizzo, dove sono morti cinque operai investiti da un treno ad alta velocità mentre si trovavano sui binari per manutenzioni: “Quello che è successo dimostra che il sistema delle manutenzioni va cambiato. Il governo ha liberalizzato il subappalto a cascata, il ministro Salvini non ha trovato di meglio che pensare alla precettazione“.