In merito alla questione che riguarda il Lavoro ne ha parlato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ne ha parlato al quotidiano “Libero”
Tanti gli argomenti che Tommaso Foti ha voluto affrontare in una intervista a ‘Libero‘. In particolar modo quello relativo al ‘Reddito di Cittadinanza‘ che è sta scomparendo sempre di più. Tra le polemiche e le manifestazioni (alcune anche violente) da parte di manifestanti che, in buona parte del nostro Paese, che è sceso in piazza per criticare il governo. Un governo che, però, non è stato affatto con le mani in mano ed ha deciso di aiutare coloro che sono in difficoltà economiche. Al posto del Reddito, infatti, è arrivata la piattaforma Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) sviluppata direttamente dall’Inps.
Come confermato anche dalla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, molte persone stanno iniziando ad iscriversi visto che sono fortemente interessate. Queste sono alcune delle parole di Foti a riguardo: “La piattaforma Siisl che sostituisce il reddito di cittadinanza è attiva da due giorni e ci sono già oltre 12mila registrati. Significa che se gli italiani vengono sollecitate ad attivarsi e non devono stare ad aspettare che la manna scenda dal cielo, il lavoro lo trovano. È positivo poi che rispetto a luglio 2022 si registrino 363mila occupati in più”.
Non solo Lavoro, Foti dice la sua anche sul Superbonus
Un altro decreto che è stato abolito è quello che porta al Superbonus. Anche in questo caso non sono mancate le polemiche. Proprio in questi ultimi giorni il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che il Superbonus provoca un “mal di pancia” non indifferente alla testa. Foti gli fa eco: “Ha ragione visto che si tratta di una misura fatta senza pensare alle coperture e quindi dannosa. È stata un’impresa disperata in termini di previsioni non azzeccate.
Le misure elettorali del governo Conte sono un trionfo di errori: per il bonus facciate era prevista una spesa di 5,9 miliardi e siamo arrivati a 26; il Superbonus aveva una previsione di 35 miliardi e ad oggi sono invece 96, quindi qualche domanda bisogna porsela sulla gestione giallorossa. Siamo in presenza di una truffa di 12 miliardi di euro e non lo diciamo noi, ma è certificata dall’Agenzia delle Entrate. Aggiungo che stiamo parlando di un’idea buona però realizzata con superficialità, per questo disastrosa”.
