Orsa Amarena uccisa, parla l’uomo che le ha sparato contro un colpo di fucile: “Non vivo più”
Ha temuto il peggio per lui e per la sua famiglia. Ed è per questo motivo che ha sparato l’unico colpo che aveva nel suo fucile e che ha centrato in pieno l’orsa Amarena. Quest’ultima è deceduta dopo una lunga sofferenza. Successivamente, però, la sua vita è completamente cambiata. Minacce di morte, insulti e molto altro verso l’uomo che ha tolto la vita all’animale. Ricordiamo che il tutto si è svolto pochi giorni fa, precisamente la scorsa settimana.
Anche sul web le cose non stanno andando per il verso giusto visto che continuano a minacciarlo. San Benedetto dei Marsi (provincia de l’Aquila) contro l’uomo che ha ucciso l’animale. Non può più uscire dalla sua abitazione visto che è nel mirino di tutti: animalisti e non. “Sono tre giorni che non dormo e non mangio, non vivo più. Ricevo in continuazione telefonate e messaggi di morte, hanno perfino chiamato mia madre 85enne, tutta la mia famiglia è sotto una gogna“.
L’uomo ha continuato dicendo: “Ci devi passare per capire quello che sto provando ora. So di aver sbagliato; l’ho capito subito dopo aver esploso il colpo. I carabinieri li ho chiamati io. È successo in uno spazio piccolissimo, io mi ero appostato per vedere chi fosse, mi sono trovato all’improvviso quest’orso ed ho fatto fuoco per terra, non ho mirato, il fucile aveva un solo colpo“. Parole che arrivano direttamente dal suo pollaio dove il parco ha posizionato delle trappole con esche per acchiappare i due cuccioli orfani.
A difenderlo la moglie: “Non è giusta questa violenza e questo martirio che ci stanno facendo, c’è la Procura che indaga, sono loro i titolati a farlo, a giudicare, noi sicuramente saremo puniti e ripeto giustamente, ma perché dobbiamo vivere sotto scorta? Perché dobbiamo aver paura di vivere?“. Nel frattempo, però, anche alcuni vicini e conoscenti dell’uomo si sono schierati dalla sua parte: “Siamo qui per difendere una brava persona. Non merita tutto questo. Si è difeso” fanno sapere.