Una violenta lite che è terminata nel peggiore dei modi, il padre che uccide il figlio: scattano le manette per l’uomo
Una notte di sangue quella che si è vissuta nella serata di ieri, domenica 3 settembre, in quel di Treviglio (provincia di Bergamo). Una violenta lite che è terminata nel peggiore dei modi, ovvero con una serie di coltellate. Le stesse che sono risultate fatali per Gianbattista Corna, uomo di 54 anni. Ad ucciderlo è stato il padre, Paolo, di anni 77. Quest’ultimo è stato preso dai carabinieri locali che lo hanno portato in caserma per l’interrogatorio di rito.
L’aggressore è stato ascoltato dal sostituto procuratore, Letizia Aloisio. Per cercare di capire, appunto, come sia stato possibile arrivare ad uccidere il proprio figlio. Nel frattempo i militari dell’arma continuano le proprie indagini nell’abitazione in cui si è verificato il delitto, precisamente in via Castelrotto a Bottanuco. Proprio dove è stato portato via il cadavere della vittima. La casa, invece, fanno sapere dal posto che non è stata sottoposta a sequestro.
Treviglio, padre uccide figlio al termine di una lite: indagini in corso
Ad aver chiamato i carabinieri è stato proprio il padre. Nel giro di pochi minuti sono arrivati gli stessi militari dell’arma. L’uomo ha fatto sapere di aver accoltellato il figlio. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che abbia sferrato almeno tre colpi. Anche se solamente l’autopsia potrà dare conferma in merito (i risultati arriveranno nei prossimi giorni). A quanto pare non era affatto la prima volta che i due litigassero, ma mai si era arrivato ad un punto del genere.
I carabinieri, una volta arrivati sul posto, hanno visto la vittima a terra ed in una pozza di sangue. Non c’è stato bisogno neanche dell’intervento dell’ambulanza visto che per lui non c’era assolutamente più nulla da fare. Una volta ammanettato il 77enne non ha opposto resistenza. Nell’abitazione a pianterreno della palazzina teatro del delitto era presente anche la madre della vittima. A quanto pare il tutto è nato per questioni di droga, essendo il figlio tossicodipendente. Poche ore prima del delitto c’era stata un’altra lite con tanto di intervento dei carabinieri che avevano sedato la lite. Poi la sera la tragedia.