Sono sempre di più i casi, soprattutto nella Capitale. La caccia ai responsabili sembra aver individuato un capro espiatorio
Il crollo degli alberi a Roma continua a tenere banco. È in atto una maxi perizia su un centinaio di esemplari per stabilire se ci siano responsabilità o omissioni dell’amministrazione comunale riguardo questa situazione. La procura della Capitale, che aveva aperto un fascicolo su tutti gli episodi di crollo che si sono registrati negli ultimi mesi, adesso ha affidato a un tecnico una valutazione delle cause dei cedimenti, che ormai sono sempre più frequenti e che diverse volte, oltre a provocare danni ai veicoli parcheggiati, hanno coinvolto anche i cittadini.
Il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il pm Clara De Cecilia nelle ultime settimane hanno ricevuto le informative dei vigili del fuoco e della polizia municipale. Sulla base della procedura prevista per i reati di pericolo, ogni pianta a rischio è stata sequestrata e il Servizio giardini di Roma Capitale è stato chiamato subito ad intervenire. Così è andato per circa un centinaio di esemplari che ora saranno esaminati dagli esperti incaricati dai pm. Il sospetto degli inquirenti è che la scarsa manutenzione da parte dell’amministrazione comunale possa aver influito sui numerosi crolli di questa estate.
Diversi sono i casi: da giugno a luglio fino ai più recenti di agosto. Lo scorso 29 agosto, al primo giorno di pioggia, ci sono stati due incidenti, entrambi causati dalla caduta di alberi. Il primo a Castel Fusano, dove, per evitare un tronco caduto in strada, un uomo di 38 anni, alla guida di una Fiat Panda, ha sbandato e perso il controllo dell’auto sbattendo contro un altro albero. L’automobilista è stato successivamente trasportato in codice rosso al Grassi di Ostia.
All’alba dello stesso giorno un incidente simile è avvenuto a Casal Palocco, dove un’altra auto è finita fuori strada per evitare un fusto sull’asfalto. Anche in questo caso il conducente è finito in ospedale. Il 25 luglio scorso, invece, sul lungotevere Tor di Nona, due donne erano finite al pronto soccorso Santo Spirito in codice giallo perché colpite dai rami di un platano che si erano spezzati improvvisamente e che hanno danneggiato anche dieci auto in sosta. In una situazione del genere, oltre al crollo colposo, la procura ha ipotizzato i reati di lesioni colpose e danneggiamento. Il 20 luglio invece è stata scampata una tragedia: alle prime ore della mattina, un pino è caduto in piazza d’Aracoeli, su uno dei lati dell’Altare della Patria. La cosa ha sorpreso i turisti, che sono rimasti attoniti.