Il sondaggista Renato Mannheimer in esclusiva ai nostri microfoni: “Renzi? Non ha più il fascino di una volta, ma Il Centro ha grandi potenzialità”.
La politica è ripartita ormai da qualche ora dopo la pausa estiva e ci sono già i primi sondaggi. La nostra redazione ha analizzato i numeri con il sondaggista Renato Mannheimer.
Renato Mannheimer, i primi sondaggi danno FdI in crescita e FI in calo. Come possiamo interpretare questi movimenti?
“Bisogna essere cauti. Sono movimenti minimi rispetto a luglio e quindi io parlerei di situazione stabile. Poi bisognerà capire cosa succederà nelle prossime settimane“.
Capitolo opposizioni. Come ripartono dal punto di vista dei sondaggi?
“Anche lì è un po’ lo stesso. Diciamo che il Pd ha il problema di non riuscire a staccarsi dal 20%. Non sembra che l’arrivo della Schlein stia dando lo slancio che ci si poteva aspettare. Le elezioni europee sono vicine e c’è bisogno si un cambio di passo“.
Renzi ieri ha annunciato la sua volontà di candidarsi alle prossime Europee. Questa scelta che effetto potrebbe avere su Italia Viva?
“Il Centro ha grandi potenzialità. Diciamo che può dare il 10% prendendo i voti da Forza Italia e agli scontenti del Pd. Italia Viva è al 4% e, quindi, è una scelta positiva. Poi per Renzi non è facile visto che non ha più tutto quel fascino di una volta. Possiamo sintetizzare cosi: grandi potenzialità, ma forse poche possibilità per l’ex premier“.
Il M5s invece?
“Anche i pentastellati vivono una situazione di stabilità. Alcuni lo danno in crescita di mezzo punto. Ora bisognerà capire cosa succederà con la polemica del Superbonus. E’ probabile che la maggioranza degli elettori sia con Giorgetti, ma c’è una quota che apprezza Conte e che potrebbe favorire i 5Stelle. Hanno ancora le potenzialità di stare intorno al 16%“.
Chiudiamo con Calenda. La separazione con Renzi che effetti avrà su Azione?
“Calenda ha una grande capacità di convincimento, ma è nella stessa situazione di Renzi“.