Femminicidi, negli ultimi minuti è stato emanato un terrificante dato che vede come protagonista il nostro Paese: l’Italia è tra i primi cinque paesi europei
Quello di ieri, purtroppo, è stato il femminicidio numero 78 del nostro Paese in questo 2023. Ovvero quello che ha visto come vittima Rossella Nappini, di anni 52. L’infermiera è stata uccisa a Roma (zona Primavalle), nell’androne del palazzo dove viveva, da un suo ex compagno. Si tratta di un cittadino marocchino, di sette anni meno di lei. Quest’ultimo le ha sferrato una serie indefinita di coltellate (solamente l’autopsia potrà dare un numero certo di quanti colpi siano stati dati) nella zona addominale.
Purtroppo Rossella è solamente l’ultima della lista di questo tragico anno. Senza dimenticare, però, tutte le altre vittime innocenti degli anni passati che sono state violentate e poi uccise da parte di chi diceva di amarle ed invece aveva altre intenzioni. Nel frattempo, però, spunta un dato drammatico che vede come protagonista il nostro Paese. Ovvero la lista dei femminicidi che si sono verificati in tutti i Paesi del Mondo. Purtroppo il nostro rientra nelle prime cinque posizioni in Europa con un altissimo numero di donne uccise.
A riportare questi dati ci ha pensato il sito “Unodc-United Nations Office on drugs and crime“. Per quanto riguarda il fronte “femminicidi” l’Italia è tra i cinque Paesi in Europa con il più alto numero di donne uccise. Nel 2021, in Germania, ci sono stati 337 casi di donne uccise intenzionalmente. Successivamente c’è la Francia con 228, in Gran Bretagna 207, in Italia 119, in Spagna 97. Non sono stati emanati dati, invece, per quanto riguarda i dati completi sugli omicidi delle donne per motivi legati al genere.
In questa orribile classifica troviamo la Polonia con 79 omicidi di donne, la Romania con 76, l’Austria 40, i Paesi Bassi con 37, la Lettonia con 36 e la Grecia con 33. Mentre quelli che hanno il numero più basso di omicidi di donne in Europa (sempre nel 2021) è il Belgio con 11 episodi. Poi troviamo l’Irlanda con 7, l’Estonia con 4 e l‘Islanda con 1. Una situazione che, comunque, rimane altamente drammatica se non preoccupante.