Infermiera uccisa a coltellate, i sospettati di questo ennesimo femminicidio salgono a 4: partita la caccia al killer
Un altro episodio di femminicidio che sconvolge il nostro Paese. Ci troviamo a Roma, precisamente a Primavalle, dove la vittima è una donna di 52 anni. Si chiamava Rossella Nappini ed era una infermiera. Uccisa con una serie indefinita di coltellate (solamente l’autopsia potrà dire con certezza quanti colpi ha subito) nella zona dell’addome. Purtroppo per lui non c’è stato alcuno scampo. Uccisa nell’androne del palazzo dove abitava. A lanciare l’allarme è stata proprio lei mentre urlava al killer: “Basta, basta, ti prego fermati“. Poi un condominio l’ha vista a terra, in una pozza di sangue, ed ha chiamato ambulanza e polizia.
A quanto pare, pochi giorni prima dell’omicidio, chi la conosceva parlava di una persona “stordita” e “confusa”. Insomma, non sembrava proprio lei. Segno che qualcosa le fosse successo. In via Giuseppe Allievo, nel giro di pochissimi minuti, pattuglie della polizia si sono recate sul posto per avviare le prime indagini. In un primo momento, come primo indiziato ad aver compiuto tutto ciò, è stato indicato come nome quello del suo ex. Quest’ultimo, infatti, si è reso irreperibile. Non è finita qui visto che la lista dei sospettati si allarga, fino ad arrivare a 4.
Roma, infermiera uccisa a coltellata: 4 i sospettati del femminicidio
Quello della Nappini è il 78mo femminicidio di questo 2023. Un numero impressionante e che preoccupa non poco. Oltre al suo ex compagno spunta anche un cittadino maghrebino (con cui aveva avuto una relazione) e due colleghi di lavoro. Scartata subito l’ipotesi di una rapina visto che, la borsetta che aveva, è stata trovata accanto al suo cadavere. Sotto shock i colleghi dell’ospedale “San Filippo Neri” dove prestava servizio. Indaga il pubblico ministero Claudia Alberti.
Non è da escludere nemmeno l’ipotesi che il suo aggressore avesse organizzato il tutto per un ultimo incontro ed ucciderla. O forse che l’ha aspettata sotto casa che tornasse dal lavoro. Le forze dell’ordine continuano le indagini e cercano anche le telecamere della zona: quella di un bar, di una lavanderia e quelle di altri esercizi commerciali. Sotto shock anche i suoi familiari che ancora fanno fatica a credere che la loro Rossella non ci sia più e che sia stata uccisa in maniera barbara. Partita la caccia al killer da parte della polizia.