In merito al blitz di Caivano ha voluto dire la sua il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in una intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero”
Il territorio campano, in questo periodo, è stato vittima di numerosi episodi di cronaca che hanno sconvolto il nostro Paese. In primis quello delle due cuginette di Caivano (ed entrambe di 12 anni) violentate sessualmente (a quanto pare in più di una occasione) da un gruppo di ragazzi che non ha avuto alcuna pietà di loro. Senza dimenticare il musicista di 24 anni, Giovanbattista Cutolo, assassinato con un colpo di pistola a piazza Municipio per futili motivi.
Su quanto sta accadendo ne ha voluto parlare Matteo Piantedosi. L’attuale ministro dell’Interno ha rilasciato importanti dichiarazioni al quotidiano “Il Messaggero” dove ha annunciato novità. Ovvero che il governo sta lavorando ad una stretta sul possesso di armi per i minori. In questi ultimi giorni, come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, c’è stato un importante blitz nella città di Caivano (provincia di Napoli) da parte di numerose forze dell’ordine che hanno collaborato tutte insieme (polizia, carabinieri e finanza).
Blitz Caivano, Piantedosi: “Governo pronto ad intervenire”
Queste sono alcune delle parole rilasciate dallo stesso ministro: “Oggi ci sono giovani che impugnano le armi e le usano per motivi futili, senza alcun rispetto per la vita altrui”. Ed è per questo motivo che ha annunciato delle importantissime novità: “Il governo deve intervenire e sta lavorando per varare un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città”. L’obiettivo, ovviamente, è quello di contrastare questo “fenomeno crescente e preoccupante dell’uso di armi da parte di giovanissimi”.
Sull’operazione delle forze dell’ordine avvenuto nella cittadina napoletana spiega: “Non può essere l’unico strumento di intervento, ma bisogna offrire nuove e migliori opportunità ai giovani del territorio. Tutto questo vuol dire che bisogna dare delle risposte sul piano sociale, educativo, culturale e delle infrastrutture sportive”. In conclusione aggiunge: “In questo momento l’esecutivo sta valutando una ipotesi di introdurre delle norme più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando appieno l’assoluta esigenza del recupero del minore”.