La Procura di Roma pensa di chiamare Amato e ascoltarlo

A breve è in programma una riunione tra il pm titolare dell’inchiesta, l’aggiunto dell’Antiterrorismo e il procuratore capo e si farà il punto su Ustica

Dalle parole che hanno confermato e rivelato uno scenario di guerra direttamente in Procura a Roma. Dopo l’intervista che Giuliano Amato ha rilasciato a Repubblica sul caso di Ustica adesso anche i magistrati della procura di Roma stanno valutando se ascoltare o meno l’ex presidente del Consiglio, visto che, quanto ha riferito, il Dc9 Itavia precipitato il il 27 giugno del 1980 con a bordo 81 persone, secondo quanto ha detto l’ex politico, è stato abbattuto da un missile sganciato da un caccia francese.

Il presidente
L’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato mentre parla alla stampa estera (Ansa Notizie.com)

Proprio per questo motivo la settimana prossima il pm titolare dell’inchiesta Erminio Amelio, lo stesso magistrato autore del famoso libro su Ustica “Il volo Spezzato” e che qualcuno ha tentato o tenterà di ricusare in qualche modo, l’aggiunto dell’Antiterrorismo Michele Prestipino e il procuratore capo Francesco Lo Voi, faranno il punto della situazione per verificare lo stato dell’indagine e se sarà opportuno o meno convocare e ascoltare Giuliano Amato.

I magistrati erano orientati ad archiviare l’inchiesta ora qualcosa potrebbe cambiare

Le rivelazioni
L’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato e alcune celebri foto del disastro aereo di Ustica (Ansa Notizie.com)

Da non sottovalutare che i magistrati erano orientati ad archiviare l’inchiesta, ma ancora non avevano deciso se era giunto il momento di chiuderla o meno. Di sicuro prima di farlo, e sempre se vorranno farlo, decideranno se ascoltare quanto avrà da dire Giuliano Amato. Già perché le rivelazioni dell’ex primo ministro spingono e stimolano i pm, soprattutto Amelio che conosce molto bene l’argomento, a fare delle nuove riflessioni e approfondimenti.

Il tema delle rogatorie è centrale, anche perché, nonostante ci siano dichiarazioni contrarie, in passato la Francia in virtù di numerose richieste di informazioni da parte dei pm romani non si è mai dimostrata particolarmente collaborativa. Adesso c’è da approfondire quanto dichiarato da Giuliano Amato e sommate e sovrapposte le parole dell’ex presidente Francesco Cossiga. Ebbene, tutte queste cose spingono i pm della procura di Roma ad andare avanti e spingersi un po’ più in là dal confine italiano.

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