Il pattinatore azzurro, che stava mettendo a punto in Russia il programma da presentare alle prossime Olimpiadi di Milano – Cortina, avrebbe saltato dei controlli antidoping obbligatori
Il giovane talento italiano, Daniel Grassl, ha saltato tre controlli antidoping. Una violazione che, se accertata, comporta il rischio di una sanzione da uno a due anni di squalifica. La notizia riportata da fonti dello sport russo avrebbe trovato conferma anche nella Nado Italia, l‘Organizzazione nazionale antidoping, l’organismo indipendente dell’ordinamento sportivo italiano per la prevenzione del doping e delle violazioni sulle norme sportive antidoping.
Daniel Grassl è un pattinatore artistico su ghiaccio italiano. Medaglia d’argento ai Campionati europei di pattinaggio di figura nel 2022 e medaglia di bronzo ai campionati mondiali juniores del 2019. Vincitore, nel 2018, al Golden Bear di Zagabria, dove esegue correttamente tre salti quadrupli. divenendo, inoltre, il primo europeo ad atterrare dopo un quadruplo loop in una competizione internazionale.
Il giovane meranese Daniel Grassl, insieme a Matteo Rizzo, sono le grandi speranze del pattinaggio artistico italiano. Due talenti assoluti che si sono già messi in evidenza in alcune manifestazioni sia europee che mondiali. E’ di ieri la notizia che il 21enne, argento europeo nel 2022, da mesi in Russia per preparare al meglio il programma da presentare alle prossime Olimpiadi di MiIano-Cortina del 2026, avrebbe saltato e controlli antidoping obbligatori e ora rischia una pesante squalifica. Daniel Grassl, portacolori delle Fiamme Oro, quattro volte campione italiano di pattinaggio di figura su ghiaccio consecutive dal 2019 al 2022, aveva lasciato a sorpresa la capitale russa e quindi anche Eteri Tutberidze, famosa allenatrice di tante campionesse. Una partenza, avvenuta tra Natale e Capodanno dello scorso anno, che aveva destato tante perplessità. Il giovane talento azzurro del pattinaggio di figura, dopo il settimo posto alle Olimpiadi di Pechino del 2022, era entrato nel nuovo quadriennio Olimpico spalancando le braccia al cambiamento e alle sfide. “Questa è una stagione in cui posso provare, in cui posso correre rischi… perché tra due anni ci sarà una stagione Olimpica”, aveva dichiarato Grassl in una intervista immaginando proprio cambiamenti radicali anche nelle metodologie di allenamento.
Ora che la preparazione entra nel vivo anche per gli appuntamenti importanti alle porte tra europei e mondiali, Grassl potrebbe incorrere in un duro stop che la federazione internazionale potrebbe far scattare in caso di conferma dei test antidoping saltati. I test sono obbligatori per tutti gli atleti e avvengono più volte l’anno più o meno a sorpresa, saltarne uno senza una motivazione plausibile da presentare, potrebbe significare aver qualcosa da nascondere e la lotta al doping negli ultimi anni è diventata molto dura. Saltare i controlli antidoping non significa essere stati trovati positivi al doping, ma aver violato comunque il codice mondiale e, quindi, la violazione viene sanzionata. “Non sono al corrente di questa notizia, per me era difficile vivere a Mosca da solo, ma non so niente dell’antidoping, questa notizia non è vera: io sto ancora pattinando, se fossi squalificato non potrei farlo ma devo chiedere alla manager se sta girando questa voce”, questo il laconico commento dell’atleta italiano all’Agenzia Giornalistica Italiana.