Antonello Valentini, ex dg della FIGC, in esclusiva ai nostri microfoni: “Spalletti ha tutti i requisiti per fare bene. Immobile capitano? Logiche interne allo spogliatoio”.
Sabato alle 20:45 l’Italia scenderà in campo contro la Macedonia per la prima di Luciano Spalletti. Della nuova Nazionale e anche della scelta di Roberto Mancini ne abbiamo parlato con Antonello Valentini, che da direttore generale della FIGC ha preso parte a sette Mondiali, sei Europei e tre Olimpiadi.
Antonello Valentini, partiamo dall’esordio di sabato. Cosa si aspetta da questa Nazionale e la scelta di Spalletti è quella giusta?
“Dopo quello che è successo con il comportamento poco lusinghiero di Roberto Mancini, la Federazione si è mossa immediatamente e ha risolto in pochi giorni il problema del commissario tecnico scegliendo una persona che ha grande esperienza, competenza ed entusiasmo. Spalletti ha tutti i requisiti per fare bene. L’importante è che capisca perfettamente, e la Federazione lo aiuti a capire, che il ruolo del commissario tecnico è cosa totalmente diversa da quello di un allenatore di club. Però il suo entusiasmo, la sua passione, la sua capacità di lavoro sono secondo me un ottimo viatico e io sono convinto che farà bene“.
Valentini: “Mancini? Il suo comportamento mi è piaciuto poco”
Per quanto riguarda Mancini, è rimasto rimasto sorpreso dalla scelta?
“E’ un comportamento che mi è piaciuto poco. Al posto suo sarei andato dal presidente Gravina, gli avrei esposto chiaramente la nuova opportunità molto allettante che gli si proponeva e avrei cercato con la Federazione una condivisione del ricambio al vertice della Nazionale. Leggere le accuse che Mancini ha rivolto a Gravina e alla stessa FIGC mi è piaciuto poco”.
Quindi secondo Lei dietro le dimissioni di Mancini c’è l’offerta dell’Arabia Saudita?
“Questo lo può sapere soltanto lui. Per come si è comportato e si sono sviluppate le cose non mi pare che ci siano dubbi. Rinunciare ad una offerta così allettante è difficile per tutti. Però dichiarare che gli è stato cambiato lo staff mentre gli unici due che non sono andati con lui sono proprio Evani e Oriali, dichiarare che non sentiva abbastanza fiducia dalla Federazione. Con il presidente Gravina, invece, qualche giorno prima aveva concordato un piano per le nazionali giovanili che era stato affidato proprio a lui. Leggere di una clausola su un esonero automatico in caso di una mancata qualificazione agli Europei mi sembra una cosa risibile perché se un ct non si qualifica per i Mondiali e per gli Europei l’esonero è a furor di popolo“.
Giusta la scelta di fare capitano Immobile?
“Queste sono logiche interne agli spogliatoi. Credo che Immobile in Nazionale abbia reso meno di quello che può rendere perché è un ottimo centravanti. Però se Spalletti ha deciso di fare così avrà le sue buone ragioni. Tra l’altro Immobile è un giocatore esperto e navigato. Ma io sono convinto che a questa Nazionale darà una grande mano Buffon, che ha il prestigio, la competenza, l’esperienza e il carisma per stare vicino a questa squadra“.
Si continuerà a puntare sugli oriundi?
“Questo non lo so dire. Io credo che il commissario tecnico della Nazionale abbia il dovere di scegliere i migliori giocatori selezionabili considerando lo stato di forma in quel periodo. Mi fa molto piacere che Scamacca sia tornato a giocare in Italia e che lo stesso Retegui sia al Genoa. Poi queste sono scelte che deve fare l’allenatore anche rispetto all’impostazione di gioco che dare alla squadra“.